Quattro libri di Friedrich Nietzsche

Libri di Nietzche

Da una biblioteca privata sono pervenuti 4 libri di Friedrich Nietzsche:

  • Così parlò Zarathustra. Un libro per tutti e per nessuno
  • Aurora. Pensieri sui pregiudizi morali
  • Al di là del bene e del male: Preludio di una filosofia dell’avvenire
  • Volontà di potenza

Le edizioni che propongo sono state pubblicate tra il 1946 e il 1951.

Sono in buone condizioni, l’unica scritta è nella prima pagina all’interno, la firma del precedente proprietario con annessa la data di quando li ha acquistati, 1952. Li ho ricoperti con una copertina di plastica leggera estraibile per mantenerne ulteriormente la conservazione

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Così parlò Zarathustra. Un libro per tutti e per nessuno

Così parlò Zarathustra. Un libro per tutti e per nessuno (tedesco: Also sprach Zarathustra. Ein Buch für Alle und Keinen) è il titolo di un celebre libro del filosofo tedesco Friedrich Nietzsche, composto in quattro parti fra il 1883 e il 1885.

Gran parte dell’opera tratta i temi dell’eterno ritorno, della parabola della morte di Dio, e la profezia dell’avvento dell’oltreuomo, che erano stati precedentemente introdotti ne La gaia scienza. Definito dallo stesso Nietzsche come “il più profondo che sia mai stato scritto”, il libro è un denso ed esoterico trattato di filosofia e di morale, e tratta della discesa di Zarathustra dalla montagna al mercato per portare l’insegnamento all’umanità.

Il comportamento di Zarathustra qui descritto è opposto a quello già espresso da un saggio di Arthur Schopenhauer che prefigura – al contrario – un allontanamento del mistico dal mercato verso, appunto, la montagna. Ironicamente il testo utilizza uno stile simile a quello della Bibbia, ma contiene idee e concetti diametralmente opposti a quelli del Cristianesimo e del Giudaismo riguardo alla morale ed ai valori tradizionali.

Con questo testo Nietzsche prosegue la propria strada di allontanamento dalla filosofia di Schopenhauer e dal mondo di Richard Wagner a cui era stato fino ad allora legato. L’opera è il frutto della ripresa, da parte di Nietzsche, dello studio di un autore amatissimo sin da quando era diciottenne, Ralph Waldo Emerson. I temi emersoniani percorrono infatti tutta l’opera: tra questi spiccano la fiducia in sé stessi, l’affermazione della vita intramondana, l’amore del fato e l’idea dell’oltreuomo.

Aurora. Pensieri sui pregiudizi morali

Aurora. Pensieri sui pregiudizi morali (Morgenröte. Gedanken über die moralischen Vorurteile) è un’opera di Friedrich Nietzsche, scritta tra il 1879 e il 1881 e si compone in totale di 575 aforismi.

Nietzsche propone una sintesi dell’opera in una prefazione datata 1886.

« Allora ho intrapreso qualcosa che non poteva essere fatto da tutti: sono sceso in profondità: ho iniziato a perforare il fondo, ho iniziato a esaminare e a minare una antica credenza su quello che da qualche migliaio d’anni noialtri filosofi abbiamo l’abitudine di edificare come se si fosse sul terreno più solido e di continuare a riedificare anche se ogni edificio sia crollato: ho cominciato a minare la nostra fiducia nella morale […] Con noi è giunto a compimento, se si vuole usare una formula, l’auto superamento della morale. »

Il libro costituisce un progresso rispetto al precedente (Umano, troppo umano), perché Nietzsche qui definisce, con maggiore coerenza e dettagli, un gran numero di tesi (amoralità dell’esistenza, psicologia delle credenze morali, errore della causalità morale, soppressione dell’idea di punizione, necessità di rivalutare le nostre azioni e i nostri sentimenti, ecc.) che costituiranno i temi delle sue opere seguenti: Al di là del bene e del male, Genealogia della morale.

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Al di là del bene e del male: Preludio di una filosofia dell’avvenire

Al di là del bene e del male: Preludio di una filosofia dell’avvenire (Jenseits von Gut und Böse, 1886) è un saggio filosofico di Friedrich Nietzsche, uno dei testi fondamentali della filosofia del XIX secolo.

Pubblicato nel 1886 a spese dell’autore, il libro non ricevette inizialmente molta attenzione. Sostanzialmente in esso Nietzsche attacca in maniera critica quella che considerava la vacuità morale dei pensatori del suo secolo, la mancanza di senso critico dei filosofi e la loro passiva accettazione della morale.

Al di là del bene e del male ripercorre tutti i temi fondamentali della maturità filosofica di Nietzsche e in parte può essere letto come una spiegazione, in termini più diretti, delle idee che l’autore aveva già proposto, in modo più immaginifico e metaforico, in Così parlò Zarathustra (Also Sprach Zarathustra).

Volontà di potenza

Il concetto di volontà di potenza (in tedesco Wille zur Macht), insieme a quello di superuomo e a quello dell’eterno ritorno, è un tema caratteristico della filosofia di Nietzsche, ispirato ad una prospettiva di trasvalutazione di tutti i valori.

La volontà di potenza è inoltre il titolo dato a diverse raccolte postume di appunti di Nietzsche. Esistono almeno cinque versioni differenti della volontà di potenza: una curata dai fratelli Horneffer e Peter Gast nel 1901 e composta da 483 paragrafi; una da Elisabeth Förster-Nietzsche e Peter Gast nel 1906 che consta di 1067 paragrafi; una da Max Brahn del 1917 in 696 paragrafi; una da August Messer del 1930 in 491 paragrafi; e una da Friedrich Würzbach del 1935 in 2397 (ripubblicata poi nel 1940 col titolo Il lascito di Friedrich Nietzsche).

Il concetto, mutuato probabilmente da Spinoza e da alcuni saggi di Emerson, come Potenza, viene menzionato per la prima volta da Nietzsche in Così parlò Zarathustra, per poi essere ripreso, almeno a margine, in quasi tutte le sue opere successive.

Esso riecheggia inoltre alla centralità della volontà nella filosofia di Schopenhauer, dove era intesa come volontà di vivere che si afferma al di là e al di sopra di ogni rappresentazione, nei singoli viventi, e che andava convertita in noluntas, o non-volontà, mediante una sorta di percorso ascetico ispirato allo spiritualismo orientale. Tuttavia la volontà di vivere di Schopenhauer era un’essenza trascendente come la cosa in sé di Kant, mentre la volontà di potenza è un principio del tutto immanente.

Nietzsche

Nietzsche era un tipetto che non si risparmiava quelli che chiamava i piaceri della vita. Si innamorò della donna della foto con cui lo si vede inquadrato e le chiese di sposarlo; proposta che fu da lei rifiutata. Alcuni studiosi ritengono che è stato durante questo periodo, incantato dalla sua personalità, che Nietzsche avrebbe scritto Così parlò Zarathustra.

Questi libri erano in vendita, in blocco, tutti e quattro, sono stati venduti è non ne ho altre copie.

Di Luciano

In questo settore del tempo la mia identità è Luciano Gianazza