medicina alternativa

Medicina alternativa e convenzionale a confronto

Può sorprendere venire a sapere che, ora che i farmaci si stanno dimostrando pericolosi per la salute umana, si affaccia un altro grande problema per le persone che si rivolgono alla medicina alternativa come l’erboristeria, i supplementi nutrizionali ed i supercibi.

La medicina alternativa è esercitata spesso con l’attitudine limitata della medicina convenzionale.

Quel problema non è insito nei rimedi stessi, ma piuttosto nel modo in cui le persone li usano per superare le sfide alla loro salute.

Per spiegare meglio, guardiamo più da vicino come le persone considerano i medicinali. Il punto di vista predominante è che quando una persona ha una malattia (o manifesta vari sintomi ai quali è stata data un’etichetta di malattia), può prendere una medicina per risolverli.

Ciò che è sconosciuto alla maggior parte dei pazienti, tuttavia, è il fatto che i farmaci solo reprimono i sintomi della malattia, non risolvono nessun problema di salute. Quindi, il grande fallimento nel rivolgersi alla medicina convenzionale o nel contare sui farmaci è che i pazienti spostano la responsabilità della loro salute alle medicine. In questo caso il termine “paziente” è adeguato, mentre non si addice a chi si prende responsabilità della propria salute.

Tali pazienti non si stanno prendendo la responsabilità del proprio stato di salute, buono o cattivo che sia, ma chiedono una cura al di fuori di se stessi.

Fanno visita al loro medico e chiedono: “Dottore, la prego mi curi, o mi dia qualcosa che risolva il mio problema.” Non viene detto però il resto di quel pensiero, cioè “…ho questo problema perché non mi sto prendendo cura di me stesso.”

La gran parte delle malattie croniche è causata dalle scelte fatte dai pazienti stessi. Sono scelte di alimentarsi con determinati cibi, di fumare, di bere caffè, di prendere farmaci di sintesi, o di non fare esercizio fisico.

E forse due terzi della popolazione evita ordinariamente l’esercizio fisico. Ma con tutta questa mancanza di responsabilità da parte dei pazienti e con queste malattie che emergono come risultato naturale della scelta di questi stili di vita, questi pazienti ancora insistono sulla ricerca di “cure” esterne — da qui la popolarità dei farmaci e delle industrie farmaceutiche. “Mi curi dottore!”

Questo è ciò che è la medicina organizzata, tecnicamente, pura ciarlataneria. Promettono cure, ma apportano solo dipendenza da farmaci molto costosi. Detto questo, puoi essere sorpreso dal fatto che lo stesso problema esiste (anche se in grado minore) nel campo dei rimedi naturali e della medicina alternativa.

Quasi tutti quelli che cercano di curarsi con le erbe, gli integratori alimentari e con altre soluzioni complementari o alternative guardano queste soluzioni dallo stesso punto di vista con cui guardano la medicina convenzionale.

Cioè stanno chiedendo ad un’erba di curare i loro sintomi. Se hanno dolore, desiderano una pillola che elimini il dolore e l’unica differenza in questo esempio fra i pazienti che si rivolgono alla medicina convenzionale ed i pazienti che invece si rivolgono alla medicina naturale, è che quest’ultimi vogliono far scomparire i sintomi con le erbe.

Il problema con entrambi i pazienti è che non riescono a riconoscere la causa interna dei loro mali, o falliscono di prendersi la responsabilità di avere un ruolo nel generare la malattia che attualmente stanno esprimendo.

Farsi curare il mal di schiena con l’agopuntura per poter continuare a stare seduti in poltrona a guardare la televisione, evitando l’esercizio fisico e mangiando cibo spazzatura non è “medicina naturale”. È di nuovo medicina allopatica che usa gli aghi da agopuntura invece dei farmaci.

Allo stesso modo, curare la depressione con l’iperico, di nuovo non è medicina naturale. È giusto un altra sostanza chimica, anche se organica, ingerita per dissimulare i sintomi di un problema molto più profondo. Le persone in buona salute non hanno bisogno dell’iperico per la salute mentale.

Questo non significa che un’erba non possa essere utile mentre stai facendo cambiamenti verso uno stile di vita che migliori la prospettiva mentale (come i cambiamenti nella dieta, una maggiore esposizione alla luce solare naturale, esercizio fisico ecc.), ma dipendere dall’iperico non è concettualmente differente dal dipendere dal Prozac (eccetto che l’iperico costa molto meno e non ha effetti collaterali negativi).

Tutto questo è estremamente frustrante per i professionisti della medicina alternativa, della medicina olistica, degli erboristi, dei dietisti alternativi, ecc., dato che desiderano aiutare i pazienti, ma la maggior parte dei pazienti non sta realmente cercando soluzioni di lunga durata: sta cercando di mascherare a breve termine i sintomi, usando prodotti che si possono chiamare “naturali”.

Francamente, questa non è affatto medicina naturale. E’ solo usare le erbe in un modo rigorosamente allopatico per togliere la responsabilità al paziente per le sue condizioni di salute.

lavanda erbe

I bravi professionisti del campo della salute, sia della medicina convenzionale che alternativa, tentano onestamente di far assumere quella responsabilità ai loro pazienti educandoli. Cercano di insegnare ai loro pazienti il valore della corretta alimentazione, cercano di mostrare la saggezza del fare nuove scelte, riguardo alle loro abitudini e stili di vita e dipendenze chimiche, che li condurrebbero a vivere in maniera più sana per il resto della loro vita. I bravi guaritori cercano di rimettere la salute sotto il controllo dei loro pazienti.

Ma ci sono due sfide enormi in questo impegno. In primo luogo, per istruire i pazienti occorre tempo, e il tempo sia dei medici convenzionali che dei professionisti alternativi è piuttosto costoso. Per trovare il tempo di istruire i pazienti, dovrebbero addebitare duecento euro per seduta e la maggior parte dei pazienti non può permetterselo o non vuole spendere quella cifra.

E questo ci porta alla seconda sfida con questo approccio, e cioè che la maggior parte dei pazienti non vuole sentirne veramente parlare. La vasta maggioranza dei pazienti non sta cercando una istruzione riguardo a come mantenersi in salute quando richiede un impegno maggiore di quello di ingoiare una pillola o di bere una tisana.

Non desiderano cambiare il loro stile di vita e non desiderano dover fare qualcosa che sia troppo scomodo o poco pratico. E per molti il disagio include alzarsi dal divano, spegnere la TV, andare fuori a fare una passeggiata, ecc. Per un gran numero di persone, è faticoso smettere di bere il caffè ogni mattina, o smettere di fumare, o eliminare lo zucchero raffinato, le bibite gasate, o il pane bianco, i dolci ed altri alimenti raffinati.

Queste sono tutte cose scomode per la maggior parte delle persone. Così la stragrande maggioranza dei pazienti, forse il 95%, fanno visita al loro medico o ai loro professionisti alternativi chiedendo la stessa cosa: qualche pillola magica che dissimulerà i loro sintomi ed allevierà la responsabilità per le loro condizioni di salute. Alcuni, prenderanno i farmaci, altri le erbe. Ma è sempre lo stesso punto di vista distorto su: da dove proviene veramente la guarigione. Questo è lo scoglio su cui si incagliano sia la medicina convenzionale che la medicina alternativa.

Se osservi entrambe le prospettive dal punto di vista del paziente vittimizzato che non è disposto a prendere il controllo del suo stato di salute, allora né l’uno né l’altro sistema della medicina possono risolvere a lungo termine i suoi problemi di salute. La medicina alternativa non è migliore della medicina convenzionale se ne fai uso come soluzione provvisoria per una serie di sintomi generati dal non volere fare i cambiamenti che conducono ad una salute di lunga durata.

Quando qualcuno dice. “Ah certo, io sono per la medicina alternativa, una volta ho fatto l’agopuntura per il dolore al ginocchio”, la risposta è: “Quella non è medicina alternativa — non ha a che fare con dissimulare il dolore del ginocchio con alcuni aghi di agopuntura, o qualsiasi altra cosa.” La medicina naturale ha uno scopo molto più alto che essere relegata al limitato punto di vista della medicina convenzionale.

Le erbe dovrebbero essere usate in modo olistico per sostenere uno stile di vita sano. I pazienti dovrebbero essere istruiti a richiedere la medicina erboristica, la chiropratica, gli integratori alimentari ed i consigli della naturopatia per accompagnarli alla decisione di assumere uno stile di vita sano. Allora le erbe sono veramente potenti e possono effettivamente aiutare una persona a vincere praticamente qualsiasi malattia: cancro, malattie di cuore, diabete, depressione, comunque la si voglia chiamare.

Molte terapie orientali sono state semplificate una volta introdotte in occidente. L’insegnamento delle terapie mediche alternative in occidente è troppo tecnico e separato da particolari della vera arte creduti insignificanti. Ogni paziente è unico. Non si tratta solo di abilità tecnica. Non si può curare un corpo pensando che sia solo un ammasso di cellule in cui l’energia elettrostatica si aggroviglia attorno ai centri nervosi.

Occorre tenere presente che si ha di fronte un individuo che è prima di tutto un Essere spirituale, e in quanto tale ha un bagaglio di gioie, dolori, emozioni e desideri ed è necessario conoscere un po’ la sua storia, se si vuole aiutarlo. Ogni paziente è unico. E’ un po’ diverso dal riparare il motore di un’automobile. Ma dobbiamo anche considerarci meno vittime quando siamo colpiti da qualche malattia o disturbo. Ognuno genera le proprie malattie anche con un modo di vivere che certamente non favorisce la salute.

I libri di Arnold Ehret forniscono l’insegnamento necessario per affrontare l’argomento della salute e della malattia con cognizione di causa, consapevoli che il rimedio per un sintomo non è una reale cura. Li puoi trovare qui.

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