citazione in immagine non di Mark Twain

La Politica

 

È un articolo, non un saggio sulla politica, contiene solo alcune osservazioni. Non pretende di essere esauriente.

Uno dei miei recenti post su FB che inizia con Non appartengo ad alcun schieramento politico ha suscitato vivaci reazioni, visti i messaggi privati e le email ricevute a tal proposito. In particolare un visitatore del mio diario era esacerbato:

Ci si aspetterebbe da lei una correzione lessicale o una aggiunta di revisione ma richiede doti rare. ci provò io immedesimandomi nella sua posizione…..
Non c’è attualmente alcun partito che possa…….ecc..
Non c’è attualmente, QUASI alcun partito che possa….ecc
Ora pensò sia chiaro il mio “accanimento” in questo talk to talk,è l’assenza di quel “QUASI”… 
ecc.

Ovviamente guardando il suo diario si evince il suo schieramento politico e per il fatto che mi ha sparato al volo in un commento anche un’immagine della Madonna (che ho cancellato), pare anche nutrito da fervente sentimento religioso, ma si dimostra arrogante al punto tale da accanirsi per le mie vedute personali riguardo alla politica diverse dalle sue, e vorrebbe che le cambiassi.

Citazioni

La citazione nell’immagine in testa all’articolo non è di Mark Twain qualcuno se l’è inventata, ritenendo che attribuirla a uno scrittore di fama mondiale la farebbe accettare indiscriminatamente come vera. Vale anche per molte citazioni del Buddha e altri saggi e persone famose che hanno lasciato il corpo da decenni, secoli e millenni.

Quando incontri una citazione di qualche grande personaggio del passato, dalla in pasto a google, e se tra risultati dei vari siti e blog che l’hanno replicata non compare anche il testo originale che dovrebbe contenerla, è una citazione inventata per i più svariati motivi.

La maggior parte delle persone accetta senza verifica qualsiasi cosa che provenga da un’autorità, per il presupposto, molto spesso errato, che quello che afferma non può che essere sacrosanta verità.

Negli spot dei dentifrici, a chi li elogia sciorinando presunte qualità viene fatto indossare un camice bianco per dare l’idea che sia un medico, una “A”utorità che si arroga una infallibilità che dovrebbe derivare dal fatto che chi ha studiato una materia nella quale il recipiente dello spot non è ferrato sia degno di fiducia.

Lo stesso succede con le citazioni, che vengono lette, godute per essere allineate con il pensiero di chi le legge, “liked” e condivise anche viralmente nei social.

Potrei inventarmi una citazione, sparata a caso, come questa:

…. e Gesù disse:

“Come all’esterno l’acqua del battesimo lava i peccati dell’anima, così internamente lava i peccati del corpo”. — Rotoli del Mar Morto. Creando poi un’immagine e incollando il testo potrebbe avere anche dei consensi, viste le “Autorità” tirate in causa, Gesù e i Rotoli del Mar Morto.

Gesù disse falsa citazione

Governo

Un governo dovrebbe occuparsi di stabilire e fare osservare regole che garantiscano ai cittadini il corretto svolgersi degli affari, le scelte di come educare i propri figli, di come curarli e curarsi quando fosse necessario, di decidere come disporre del proprio denaro guadagnato con le proprie attività e molte alte cose come espresso nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Purtroppo in politica ci sono persone che non stanno comodamente sedute e persino addormentate sugli scranni imbottiti e rivestiti di velluto a beneficio dei cittadini, perché lo scopo del sistema non è quello, ma di dominare e controllare, oltre il cattivo uso del denaro. E per farlo devono essere riconosciute come autorità, come per i promotori di dentifrici, e vengono eletti, quando non si eleggono da soli, con lo stesso principio, che un semplice cittadino presume che di politica ne sappiano di più di lui.

Al governo ci dovrebbero essere persone al servizio degli elettori, con la garanzia che siano rispettati i diritti di tutti come stabilito nella suddetta Dichiarazione, ma tutto è stato capovolto e gli elettori sono in realtà al servizio degli eletti contro la loro volontà.

Purtroppo molti elettori, se la cosa conviene a loro, scelgono i propri candidati egoisticamente, in virtù dei benefici promessi, a volte concessi per perpetuare il voto, anche se a dispetto degli inviolabili diritti dell’uomo. Anche se poi sono gli stessi che li portano al suicidio economico, quando non a un reale suicidio.

E quanto concesso poi viene ridato indietro da chi ne ha beneficiato tramite discutibili tasse assurde. Fra le molte, centinaia:

  • tassa sull’ombra: se con la sporgenza della tenda di un locale, il proprietario “invade” il suolo pubblico deve pagare l’imposta per occupazione di suolo pubblico.
  • tassa sulle paludi: nasce nel 1904 da un regio decreto che prevedeva il pagamento di un contributo per la bonifica delle paludi che diventavano terre coltivabili. Intanto si continua a pagarla.
  • tassa sulle centrali nucleari (fantasma): in bolletta elettrica si paga un fondo come premio ai Comuni che ospitano centrali nucleari pari a un euro ogni 5000 kwh. ma non ci sono centrali nucleari in Italia funzionanti.
  • eccetera, molte tasse, se non tutte, sono inique per il fatto che poi non forniscono i servizi per i quali vengono riscosse.

Continuare il discorso sulle tasse assurde richiederebbe molto tempo, e non è necessario ai fini di questo articolo, se non per affermare che nonostante i vari schieramenti che hanno governato, le tasse sono rimaste.

Lo stato, come affermato in precedenza, tramite vari enti è diventato uno strumento per dominare e controllare e per fare questo usa mezzi intimidatori e la paura di perdere ulteriore libertà, possessi e diritti e prepotentemente decide cosa disporre dei tuoi beni per far valere le sue ragioni, senza curarsi troppo se sia giusto o meno.

Sopraffazione da parte di autorità

Voglio raccontare un fatto personale recente che spiega fino a che punto può arrivare un funzionario nelle veci di una istituzione in fatto di arroganza.

Nel corso degli anni ho ricevuto notifiche di richieste per la “Tassa Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani” non pagata per anni successivi al 2005 nonostante non sia residente in quel comune a partire da quella data.

Rispondo spiegando la situazione, e ovviamente non pago non avendo usufruito del servizio.

Le richieste continuano però nel corso degli anni e nel 2013 mi decido a raccogliere tutto quanto possa dimostrare che non risiedevo nel comune e non occupavo più l’abitazione per la quale si richiede il pagamento di tale servizio, includendo anche una certificazione del padrone di casa che dichiara che non sono più lì da quella data e che contemporaneamente è subentrato un nuovo inquilino, del quale allega copia del suo contratto di locazione.

Nel frattempo, per essere certo che la situazione sia stata recepita e compresa, contatto per email un funzionario dell’ufficio delle imposte, e il flusso delle varie comunicazioni si conclude così:

Buongiorno,

si informa che l’Ufficio scrivente ha provveduto alla cessazione dell’utenza a partire dall’1/01/2014 ed a seguito di invio documento rilascio dei locali ha effettuato lo sgravio delle annualità 2009,2010,2011,2012,2013 (pertanto non dovute). 

Nota l’impersonalità (l’ufficio scrivente) nemmeno mi cita per nome, non sembra una comunicazione tra due esseri umani, assomiglia quasi uno scambio di dati fra computer.

Nel mese di Novembre 2015 ricevo un nuovo atto giudiziario, sempre dallo stesso funzionario che aveva inviato le prime notifiche, tramite il quale esige il pagamento entro 60 giorni delle annualità 2009, 2010, 2011 (già sgravate come confermato da altro funzionario), una somma tra i 500 e i 1.000 euro, altrimenti:

oltre agli interessi maturandi ed alle eventuali spese successive di procedura che verranno addebitate, con avvertimento e diffida che, in difetto dell’integrale pagamento dell’importo dovuto nel termine sopra indicato si procederà, con aggravio di spese e competenze, all’attivazione delle procedure cautelari o conservative nonché all’espropriazione forzata, previste dalle vigenti disposizioni di legge, in particolare:

Misure Cautelari e Conservative: fermo amministrativo dei beni mobili registrati ai sensi dell’art. 86 del D.P.R. 602/1973 e s.m.i., ipoteca su beni immobili ai sensi dell’art. 77 del D.P.R. 602/1973 e s.m.i.;

Procedure esecutive: pignoramento mobiliare ai sensi dell’art. 62 del D.P.R. 602/1973 e s.m.i, pignoramento di crediti presso terzi (stipendi, salari, disponibilità su conti correnti, etc.), espropriazione immobiliare ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. 602/1973 e s.m.i.

Ho dovuto perdere diverse ore per ricuperare i vecchi documenti, prepararne di nuovi, scrivere email e fare raccomandate per spiegare la stessa solfa ancora una volta allo stesso funzionario, fare un’istanza di annullamento di atto illegittimo per le somme non dovute, con lo stato d’animo di chi ne ha davvero pieni.

Molte persone potrebbero comunque essere turbate da chi si presenta “dall’alto” dell’autorità della carica di cui è stato investito quando si impone con un’ingiunzione che inizia così:

Atto di Ingiunzione

Dirigente del Servizio Entrate

in persona del Dr. Xxxxx Yxxxxx

Funzionario Responsabile designato con deliberazione G.C. n. XXX del XX 2009

E dato che le somme non sono dovute, come dichiarato dal loro stesso ufficio, e in più vengono poste delle “misure cautelative e conservative” che sono in realtà delle minacce essendo la richiesta di denaro illegittima in casi come questo, non siamo forse di fronte a un tentativo di estorsione?

Ma è così che degli enti agiscono, e se uno ha il timore delle Autorità a volte paga per non rischiare di subire le conseguenze dell’arroganza del potere dello stato e degli enti che costituiscono il suo ordine gerarchico. E se uno invece non fa nulla, questa sua inazione viene presa per tacito consenso.

In caso di denuncia a seguito di tali soprusi, bisogna tirare in causa la persona fisica che li perpetrasse, il funzionario, non gli enti che rappresentano, perché questi hanno delle ottime assicurazioni pagate con il denaro pubblico e quindi poco importa a loro dell’esito di una causa nei loro confronti.

Chiedendo invece i danni e la punizione per la persona funziona, in quanto tirare fuori il proprio portafoglio e la prospettiva delle sbarre sono ottimi deterrenti.

Politica

Cosa c’entra tutto questo con la politica e soprattutto con gli schieramenti politici al governo di volta in volta?

Lo stato è una struttura di funzioni governata da partiti.

Quando un partito passa dall’opposizione al governo, la struttura dello stato non cambia, è come una macchina, cambia solo chi la guida. E chi anela di volta in volta a mettere le mani sul volante, insieme ad altri che cercano di conquistare una delle varie leve per contribuire al suo funzionamento, lotta o resiste per mantenere i privilegi che i singoli posti del potere riservano, inciuciandosi con le varie lobby che offrono denaro sotto forma di consulenze spesso fasulle ma che fruttano milioni ai “consulenti”. Per non parlare dei vitalizi, indennità e liste spese.

Per fare questo devono continuare a mantenere inalterata la struttura che in qualunque modo la si giri deve continuamente far incamerare denaro, nelle forme di debito pubblico, tasse, multe, ecc.

In campagna elettorale ognuno promette che farà abrogare la tal legge, approvare quell’altra, togliere la tal tassa, approvare il tal progetto, ma poi in sostanza la struttura succhia-soldi rimarrà inalterata, anzi implementata per la sempre maggiore richiesta di denaro.

A seguito di mie osservazioni fatte nel corso di circa mezzo secolo dopo la “spensierata” adolescenza, ho concluso che non importa quale colore o simbolo vi sarà al governo, le cose verranno cambiate solo nella forma, non nella sostanza. E sono sempre peggiorate fino al punto di sentire in cuor mio che nessuno schieramento politico mi rappresenta.

Debito pubblico, tasse, multe, violazioni di diritti umani, ecc. rimarranno in essere e aumenteranno con questa struttura invariata. Non è una visione pessimistica, è guardare come le cose stanno nel presente, e vedere che c’è una struttura fissa, immutata, solida più della pietra.

Ma ho fiducia nelle persone che diventano sempre più consapevoli, e verrà un giorno che questa struttura congelata verrà smontata e se ne farà una differente, più fluida e snella, dove l’Estetica prevarrà sulla gretta solidità di quella attuale, e i Diritti Umani sostituiranno le regole quadrate dagli spigoli taglienti applicate in maniera impersonale e contro l’Essere Umano stesso.

Torna in alto