dimensione

La dimensione 2, 3, 4, 5 e la Persona

Il mondo a due dimensioni, dove la persona “vive”

Qualcuno, o molti potranno obbiettare e anche protestare: “Ma che dici? Noi viviamo nella terza dimensione!”. Questo succede a chi non conosce tutti i significati del lemma “persona”.

Leggendo tutto l’articolo, rileggendo i punti che di primo acchito potrebbero essere poco chiari, senza pregiudizio, verrà colto appieno l’argomento trattato, per spiegare il quale sono necessarie le premesse o divagazioni che seguono.

Forse non te ne sei mai accorto, ma i tuoi rapporti con le Istituzioni avvengono solo in un mondo a due dimensioni.

Per lo Stato, sei un essere a due dimensioni e lo sei davvero nella misura in cui ti identifichi in esso.

Uomo e donna nella terza dimensione

Siamo esseri incarnati in un corpo appunto in carne, ossa e sangue, con ognuno di questi tre e altri elementi composti in proporzione armoniosa con il risultato di manifestarsi nella forma che abbiamo, di cui più o meno siamo fieri. È nostra credenza vivere in un mondo a tre dimensioni, chiamato anche terza dimensione, quella dei solidi caratterizzati da larghezza, lunghezza e altezza. In realtà viviamo in una totalità che convenzionalmente suddividiamo concettualmente in infinite dimensioni per poterci comprendere quando parliamo delle varie condizioni d’esistenza.

Le dimensioni in cui suddividiamo convenzionalmente la realtà

Queste dunque sono le tre dimensioni, il termine larghezza si riferisce a una delle dimensioni di un oggetto (normalmente è la dimensione orizzontale minore) mentre la lunghezza indica la dimensione orizzontale maggiore e l’altezza la dimensione verticale, proprio come ci viene indicato sul sito delle poste riguardo alle misure massime consentite che devono avere i pacchi a seconda delle varie tariffe.

Il nostro corpo, al livello di consapevolezza che caratterizza la quasi totalità degli esseri umani, viene percepito esistente nella sola terza dimensione come solido, inteso geometricamente, e perfettamente immobile. Solido e immobile proprio come appare un pacco postale sulla bilancia in attesa dell’affrancatura.

Nella terza dimensione non esiste il tempo. Esiste solo l’apparenza di tempo, che ci è data da un barlume della quarta dimensione che riusciamo a percepire, la dimensione del tempo.

Nella terza dimensione esiste solo l’istante, il presente, impropriamente chiamato tempo presente, non essendoci tempo nell’istante in questo contesto, essendo appunto atemporale, senza tempo.

Qui siamo nel campo della fisica quantistica.

Il fatto che ci sembra di muovere il corpo è il risultato di immagini diverse che creiamo, come nei cartoni animati prima che iniziassero a fare le elaborazioni al computer, che trasferite su pellicola danno l’idea di movimento nello spazio quando il proiettore è avviato.

Il medesimo processo avviene quando creiamo immagini differenti per percepirle con i sensi (suoni, odori gusto, freddo, caldo, dolore, ecc. sono anch’esse immagini, per quanto noi generalmente consideriamo immagini solo quelle visive).

Queste immagini differenti vengono create tutte nel medesimo e unico istante senza tempo che chiamiamo presente, nello stesso istante vengono percepite e nel medesimo istante si dissolvono.

Questo è il significato del qui ed ora.

La quarta dimensione

La mente, che “risiede” nella quarta dimensione — la dimensione del tempo — fa una copia di tutte le immagini fin dal nostro primo ingresso nell’Universo, le mette in fila secondo l’ordine di creazione nel flusso temporale, dando ad ognuna o a una serie di esse un indice temporale (secondi, minuti, ore, giorni, mesi, anni, secoli, ecc., e un significato, persino nascondendo quelle a cui ha dato il significato di non gradito, brutto, vergognoso, pericoloso, l’inizio e la fine di vite cosiddette passate, o che possono danneggiare l’immagine che ci siamo fatti di noi stessi, il nostro caro ego.

È in questo modo che viene creata l’illusione del tempo.

Questa registrazione condiziona le decisioni, in quanto le cattive esperienze fatte “in precedenza” registrate influenzano negativamente e indeboliscono scelte e decisioni “future”. È il cosiddetto karma.

Chi ha sufficiente energia, consapevolezza e conoscenza per accedere alla quarta dimensione e cancellare l’intero registro è in grado “poi” di prendere giuste, efficaci e immediate decisioni, senza interferenza alcuna.

Significa anche che, essendo entrato nella quarta dimensione e hai cancellato il registro, sei ora nella quinta dimensione, dove ogni cosa è possibile, dove puoi decidere come deve andare la tua vita, in armonia con tutti gli esseri di buona volontà. Se vuoi fermare il deep state, è “lì” che “devi andare”, ma non pensare che ti ci portino in astronave. Ma questa è un’altra storia

Siamo quasi arrivati finalmente, dopo questo polpettone, alla PERSONA.

Il neonato

Quando nasciamo abbiamo solo un corpo di carne ossa e sangue e il nostro sé resettato, la maggior parte con annesso un programmino alieno che si attiva al momento della nascita, alcuni senza, perché provengono da un’altra parte dell’universo o addirittura da altri universi, o perché se lo sono tolto in “altre vite”.

A questo punto inizia a creare il suo registro, e le circostanze in cui si troverà lo porteranno a identificarsi in maggiore o minor misura con quanto incontrerà nella sua vita.

La prima cosa che incontrerà sarà il nome che gli verrà dato, non tanto per il fatto di ricevere un nome ma per l’uso che ne faranno e moltissimo dipenderà da quanto vi si identificherà. Quando sarà in grado di riconoscere cosa viene rappresentato nelle fotografie, si identificherà anche nell’immagine di ciò che vogliono fargli credere che sia.

Tante più volte che Mammina con il sorriso e la vocina chioccia gli dirà: “Guarda Cucciolo come sei bello!” mostrandogli le fotografie che gli avrà fatto con il flash sparato in faccia, tanto più si identificherà in ciò che viene rappresentato in quelle fotografie.

Immagina quando gli faranno vedere Biancaneve e i Sette Nani e incontrerà Cucciolo per la prima volta…

Intrappolati nella seconda dimensione

Il suo primo incontro con la seconda dimensione inizia con la registrazione del suo nome nell’atto di nascita. La seconda dimensione è una invenzione degli esseri umani.

Se scrivi il tuo nome su un foglio di carta può darti un’idea di cos’è la seconda dimensione. Hai un foglio di carta diciamo A4 con due dimensioni, lunghezza e larghezza. Ha anche uno spessore, fosse anche di pochi decimi, l’altezza, quindi appartiene alla terza dimensione. E vi appartiene anche l’inchiostro, che anch’esso ha comunque uno spessore, anche se di pochi micron.

Ciò che appartiene alla seconda dimensione è la rappresentazione grafica del tuo nome che quando vista dai tuoi occhi la tua mente archivierà con un significato, probabilmente quel significato sarà IO. E più volte lo leggerai, ti identificherai, pensando di essere quel nome. Questo vale per ogni parola, o simbolo, rappresentazioni di oggetti reali o immaginari. Rappresentazioni, non i reali o immaginari oggetti.

Burocrazia e persona

La Burocrazia è il dominio o l’eccessivo potere della pubblica amministrazione, con l’improduttiva pedanteria delle consuetudini, delle forme, delle gerarchie; anche, a proposito di amministrazioni e organizzazioni non pubbliche, che ne ricalcano gli aspetti e, soprattutto, i difetti.

Se guardiamo l’etimo la parola è composta da buro- [dal fr. Bureau, ufficio o luogo in cui si svolgono le attività commerciali, divisione di un governo e -crazìa [dal gr. -κρατία, di nomi come δημοκρατία e sim., der. di κράτος «potere», κρατέω «dominare»]

In breve il potere degli uffici, dove si svolgono attività commerciali, quindi documenti, carte, carte e carte con nomi e firme. È l’Impero di Carta, la seconda dimensione, una dimensione che esiste solo per consenso. Ogni nome di Strutture, Istituzioni, Stati, Regioni, Province, Comuni, Territori e ogni suddivisione della Pubblica Amministrazione, oltre ad ogni simbolo, parola, immagine costituiscono la Seconda Dimensione.

Lo scopo della Burocrazia è quello di drenare la tua energia tramite tasse, sanzioni, balzelli, imposte, accise, e quant’altro si inventano, a beneficio dei pochi che sono al Governo e le gerarchie sopra di essi, dando poco o nulla in cambio.

Per farlo devono indirizzarti le loro richieste, e dato che non puoi mandare nulla a un corpo in carne ed ossa, devono avere un tuo sostituto, e questa è la Persona Fisica, una finzione che hanno creato con l’atto di nascita che porta il “tuo” NOME e COGNOME.

Persona significa maschera, non sei tu.

Ti viene dunque assegnata la capacità giuridica che è l’idoneità ad essere titolari di poteri e doveri giuridici. La persona fisica acquista la capacità giuridica con la nascita e la conserva fino al momento della morte.

Da quel momento è come se lo stato dicesse: “Sei nostro!”

Tu non sei quella persona, il NOME COGNOME scritto sull’Atto di Nascita, a meno che non ti identifichi con esso. Più ti identifichi, più sei in quel mondo a due dimensioni che non esiste, dentro la terza dimensione che è già di per se l’Illusione.

L’argomento meriterebbe di essere esteso, ma credo che c’è già parecchio da assimilare.

Questo articolo l’ho scritto di getto. Erano pensieri che mi giravano per la testa da un po’. Frutto di varie letture nel corso degli anni, e insegnamenti da persone che da molti anni girano intorno al tema della schiavitù giuridico-politica degli esseri umani.

È possibile raggiungere le dimensioni superiori, ma è prima necessario liberarsi dalla trappola della seconda dimensione.

Potrebbe interessarti questo articolo:
Le Banche, i Governi e i Cittadini

Torna in alto