Il presente

catene del passato

Esiste solo il presente. Suona come un mantra molto gettonato che si incontra in libri, post, conferenze, seminari, un po’ ovunque.

Per quanto il passato non esista più, in ognuno di noi esiste la registrazione di quei momenti del passato, inclusi quelli che non vogliamo vedere e che non vogliamo che gli altri vedano. Soprattutto gli altri.

Ed è questo particolare passato impregnato della nostra stessa energia, non le immagini di neutri paesaggi che possiamo aver visto, che ci impedisce di sperimentare l’attimo presente, perché molta della nostra attenzione ed energia è imprigionata da quei momenti.

Tutto quanto abbiamo fatto non conforme alla nostra Origine Divina lo gettiamo alle nostre spalle per non vederlo. Poi lo dimentichiamo, ma queste memorie continuano ad esistere coperte da nostri schermi di energia e sono le catene che ci legano al passato che non esiste più, ma che continua ad esistere ancora per noi.

E’ come se non volessimo ammettere di aver fatto cose che riteniamo riprovevoli, il male che non avremmo voluto fare, ma che abbiamo fatto come ipnotizzati dai demoni ai quali abbiamo dato accesso e ceduto il controllo.

E una volta ritornati in noi stessi ci abbiamo messo una pietra sopra e siamo andati avanti, nella speranza che nessuno le possa mai vedere. Non si tratta necessariamente di grandi crimini, ma di qualsiasi fatto compiuto da persone normali che si ritenga in violazione dei principi nativi della nostra Essenza Divina.

E le giustificazioni che forniamo sono una palese dichiarazione della necessità di sminuire gli effetti delle nostre azioni per lenire il rimorso.

Invano teniamo i nostri “peccati” ben nascosti, perché chiunque si sia liberato del suo passato oltre ad aver visto i suoi può vedere anche quelli degli altri. Tanta energia sprecata per niente. L’Universo e gli Esseri allineati con il suo potente Raggio di Creazione sanno tutto di te. Anche se non c’è alcun giudizio per venire assegnati all’Inferno o al Paradiso una volta che lasceremo questa dimensione materiale. L’Inferno e il Paradiso sono qui sulla Terra, a propria scelta.

Sono queste cose che impediscono di vivere pienamente nel presente e che causano preoccupazione per il futuro. Solo guardandole nuovamente assumendo la totale responsabilità di esserne stati gli autori, nel nostro intimo togliendo l’intenzione che rimangano celate, accettando che l’Universo le veda con il nostro pieno consenso e ammettendo: “Sì, io ho fatto queste cose”, non si sarà più legati al passato.

Questo è il modo corretto di “lasciare il passato alle spalle”. Diversamente ce lo si porta sempre dietro. Vita dopo vita.

Tutte le tensioni svaniranno, qualsiasi malattia svanirà e il corpo sarà in perfetta salute, nella misura in cui questo lavoro verrà fatto, totalmente o parzialmente.

Allora si sperimenterà il Momento Presente, l’unico Attimo che Esiste fuori dal flusso temporale.

Vivendo nel Presente, la vita che scorre viene vista dal di fuori, come un film, non si è più completamente costretti a svolgere azioni in un ruolo fisso con limitata libertà di azione in eventi che sembrano gestiti da un destino, ma in una certa misura si ha la possibilità di cambiare il corso degli eventi che ci riguardano.

Questo non ha nulla a che fare con l’imparare a convivere con le proprie debolezze, le proprie paure, e altre “soluzioni” proposte da psicoterapeuti, psicologi, psichiatri, seminari e affini.

E’ la spina dorsale di ogni sistema autentico che permetta all’essere umano di ottenere la Libertà Totale. E quelle mostrate in questo articolo sono solo le prime vertebre coccigee.

Di Luciano

In questo settore del tempo la mia identità è Luciano Gianazza