Se guardi o leggi un annuncio pubblicitario, senti parlare un politico in TV o leggi un giornale non sono rare le volte che compaiono parole inglesi.
Coach, meeting, leader, speaker, flirt, baby-sitter, sandwich, break, shampoo, shopping, spray, night-club, sketch, spin doctor, cargo, weekend, educational, goal, convention, briefing, question, happiness, spending review, cool, spread, bomber, clutch, design, fashion, film, gay, look, gender, set, … ecc., ecc., la lista è davvero lunga e si allunga ogni giorno di più.
Questi anglicismi poi vengono ripetuti ad oltranza da molte persone, alcune delle quali sono orgogliose di riempirsi la bocca con parole come, fra molte altre, raw, smoothie, blender, gluten free, e se chiedi cosa significa, per esempio smoothie, ti guardano come per dire: “Ma dove vivi?”
Perché succede questo?
Globalizzazione e Linguaggio
Viviamo in un “sistema” controllato da oligarchie che sostengono che l’Umanità debba essere guidata (controllata) da loro con lo scopo apparente di impedire che si distrugga, mentre lo scopo perseguito è l’arricchimento dei membri di tali oligarchie. Non è necessario dilungarsi, c’è una quantità enorme di informazione su questo argomento e di sicuro avrai avuto modo di informarti.
Per rendere il cosiddetto sistema un efficace strumento di controllo la globalizzazione è un mezzo eccellente. La globalizzazione è il risultato di un processo economico teso a unificare mercati, produzioni, consumi e anche modi di vivere e di pensare, includendo anche il linguaggio.
Sotto l’aspetto sociale globalizzazione equivale a massificazione.
La massificazione è processo che tende a convogliare le aspirazioni materiali e culturali degli individui all’interno di comportamenti standardizzati, funzionali alle esigenze e ai progetti del potere politico ed economico.
Sociologicamente, credenze, tradizioni, superstizioni, riti religiosi, cultura, lingue, ecc. hanno sempre avuto la funzione di massificare gli individui per farli appartenere ad un dato sistema sociale o di potere.
E chiaro che, se voglio mandare un messaggio a gruppi di persone che vivono e pensano allo stesso modo e parlano la stessa lingua, il mio compito sarà estremamente più facile che mandarlo a persone che vivono e pensano in modo differente e parlano lingue diverse. Tutto questo per il sistema significa una maggiore velocità con minor dispendio di energia e un incredibile incremento del profitto.
La lingua della globalizzazione è l’inglese, o meglio l’americano, e questa è la lingua che sostituirà gradualmente le lingue di ogni nazione, tranne la Cina forse. Le lingue native nazionali saranno declassate a lingue minoritarie o addirittura a dialetti. Questo non avviene naturalmente, l’iniezione di termini della lingua inglese è forzata, è intenzionale ed è perpetrata tramite i mezzi di informazione di massa.
La prima parola che ho imparato da neonato culturale è stata OK! L’ho appresa dalla cinematografia hollywoodiana e dai fumetti di Tex Willer. Mi sentivo figo a esclamare OK! anche se ora rido di me stesso ripensandoci. Poi ho continuato ad accettare sempre più nuovi vocaboli. Ora mi sto disintossicando da questa contaminazione.
Alcuni popoli resistono meglio di altri a questa infestazione. Verso la fine degli anni ’70 ho vissuto diversi mesi in Spagna e ho notato che gli spagnoli difendono la loro lingua il più possibile, e spesso coniano nuovi termini per bloccare i termini infestanti inglesi.
Mi ricordo di una conversazione con degli amici spagnoli sui tossicodipendenti nella quale usavano il termine drogadictos, che lì per lì, avendolo frainteso per “drogaditos” senza la “c”, pensavo che fosse una sorta di diminutivo tipo “droghini” che avevo sentito in quel di Bolzano, mentre in realtà è la traduzione di drug addict. Un’altra parola, sempre in tema, è sobredosis che traduce l’inglese overdose.
Tornando all’italiano, al posto di overdose potremmo usare sovradosaggio, ma nei media, come nei discorsi informali, ho sempre incontrato overdose, e sovradosaggio solo nei bugiardini dei farmaci (usato forse solo per voler distinguere le droghe delle case farmaceutiche dalle droghe pesanti da strada, dato che overdose richiama immediatamente quest’ultime — ironizzo).
Mentre altri popoli cercano di difendere la propria lingua, pare che gli italiani siano addirittura desiderosi di usare i termini della lingua inglese iniettati dal sistema economico e sociopolitico, forse perché fa figo far uscire enfaticamente dalle proprie labbra la parolina inglese, non importa se con la pronuncia maccheronica tipica di diversi politici italiani.
Come mettiamo enfasi sui nostri prodotti etichettandoli “100% italiano” e d.o.c oppure d.o.p, intendendo che sono di alta qualità, prodotti con metodi tradizionali locali (non sempre vero oggi purtroppo), allo stesso modo e maggiormente non dovremmo trascurare di difendere la nostra lingua.
Permettendo che una lingua nativa venga infettata, alterata, degradata e contaminata da elementi ad essa alieni, perderemo la nostra capacità di espressione unica e caratteristica e finiremo per comportarci come unità meccaniche che rispondono ai comandi di un linguaggio macchina. Il linguaggio macchina è l’insieme di comandi fondamentali che un processore è in grado di eseguire e non può fare altro che eseguire una volta ricevuti. Si viene privati della propria lingua madre, è diverso dall’apprendere altre lingue. Ed è questo l’obbiettivo che le oligarchie intendono raggiungere.
La seconda edizione de La Filosofia del Digiuno
È ora disponibile la seconda edizione de La Filosofia del Digiuno senza anglicismi.
In questa seconda edizione abbiamo corretto tutti gli errori tipografici, e ogni eventuale parte del testo che potesse rendere ostica la lettura l’abbiamo riscritta per renderla scorrevole senza tuttavia allontanarci dal testo originale.
È stata introdotta anche una interessante novità: sono stati eliminati tutti gli anglicismi, ed ora il testo de La Filosofia del Digiuno può essere considerato 100% lingua italiana.
Tutto è nato da una proposta dell’Editore che ho accettato con piacere a seguito di una riflessione che ho voluto condividere in questo articolo.
Per le nuove traduzioni, come pure nelle nuove edizioni dei libri già tradotti ancora da pubblicare, abbiamo quindi preso l’impegno di non usare termini stranieri quando possibile, logico e razionale.
La seconda edizione de La Filosofia del Digiuno è un libro cento per cento in lingua italiana.
Se desideri acquistarlo lo trovi scontato del 15% nella mia libreria
Articolo soggetto a Copyright
Nota
Se desideri comprare i libri di Arnold Ehret, assicurati che siano i miei, che trovi nella mia Libreria. In questo modo mi aiuterai. Diversamente aiuterai persone che traggono profitto ingiustamente del mio lavoro, acquistando libri che sono meri plagi. Certo, costano meno, ma è facile pubblicare dei libri dei quali esiste già la mia traduzione, cambiando qualche parola qui e là, dando l'idea che si tratti di una traduzione ex novo...
Ti piace questo articolo? Ritieni che possa esserti utile quanto ho scritto? Considera l'idea di farmi una donazione, questo mi aiuterà nel continuare a scriverne altri. Non ti sto chiedendo l'acquisto di beni o servizi, solo una libera donazione, la cifra puoi inserirla tu, da € 1,00 in su, fino all'infinito. Ovviamente non c'è alcun obbligo, falla solo se senti di volerla fare. Leggi Perché potresti farmi una donazione.
Non hai i libri di Ehret? eccoli:Medicinenon.it e Arnoldehret.it sono due siti di Luciano Gianazza.
Medicinenon.it è da molti anni un punto di riferimento per chi vuole liberarsi della disinformazione e poi acquisire la corretta conoscenza.
ArnoldEhret.it è il sito ufficiale degli insegnamenti di Arnold Ehret, raccolti nei suoi libri, fra i quali Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco è un best seller internazionale. Arnold Ehret ha ritrovato il sentiero, di cui si era persa ogni traccia secoli fa, che porta all'alimentazione naturale dell'Uomo e alla salute perfetta in quanto ripristina la naturale capacità del corpo umano di disintossicarsi da tossine e veleni. In questo mondo avvelenato, il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco fornisce i fondamenti per un'alimentazione e stile di vita che sono essenziali per la buona riuscita dei vari protocolli di disintossicazione.
Tutti i libri originali di Arnold Ehret sono reperibili sul sito www.arnoldehret.it | Libri