Santuario della Madonna di Laghel

Decadimento della religione

Alcune mattine faccio una breve camminata in salita fino al Santuario della Madonna di Laghel, lungo via del Calvario, specialmente quando intendo poi passare la mattinata seduto al computer.

La camminata si svolge lungo un percorso dove salendo incontriamo sul lato sinistro della stradina 13 capitelli della via crucis con rilievi in legno che raccontano la solita storia, Gesù viene condannato a morte, Gesù è caricato della croce, Gesù cade la prima volta, ecc.

La deposizione avviene nell’atrio della chiesa che fa da 14° capitello, un atrio con file di panche per coloro che volessero soffermarsi a dire una preghiera di fronte a un Cristo morto in grandezza naturale dall’aria sofferente, come se continuasse a soffrire anche dopo morto.

Non sono affatto religioso, non intendendo con questo di non avere la consapevolezza dell’esistenza di Forze Creatrici, ma che certamente non si tratta di un vecchio con la barba e i capelli lunghi e bianchi con un triangolo dietro alla testa. La mia camminata è solo per fini salutistici, non in cerca di indulgenze o di sconti in purgatorio.

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Lapide nell’atrio del santuario

Tuttavia ho notato alcuni aspetti che mi hanno portato a fare alcune riflessioni.

Da quanto ho osservato, pare che in questa era di degrado sociale, politico ed economico anche la devozione religiosa ne abbia risentito. Credo che riguardi in particolare la Religione Cattolica.

Altre religioni pare che mantengano vivo l’aspetto devozionale, ogni mattina i loro templi vengono puliti e ogni cosa viene messa in ordine e al suo posto, vengono offerti fiori freschi alle divinità oltre alle offerte di cibo più volte al giorno.

Entrando nell’atrio, il 14° capitello, nell’angolo a destra ci sono scope, spazzole, secchi e raccogli immondizie. Non è solo questa volta, tutte le volte che sono entrato la scena era più o meno la stessa.

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Tutti i fiori sono finti (e pieni di polvere…)

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A tali aspetti decorativi non sfuggono nemmeno i capitelli, oltre ai fiori grossolanamente finti ci sono anche lumini a batteria (che ovviamente dopo un certo tempo si scarica, e la finta fiammella rimane poi spenta se non viene sostituita).

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L’impressione che ricevo è che tutto sia finto, non solo i fiori e i lumini a batteria, ma anche la fede e devozione religiosa. A parte la pubblicità in TV per l’otto per mille!

Che sia il caso di dare una rispolverata alla canzone di Guccini, di più di mezzo secolo fa ormai, Dio è morto?

M’han detto
Che questa mia generazione ormai non crede
In ciò che spesso han con la fede
Nei miti eterni della patria e dell’eroe
Perché è venuto ormai il momento di negare
Tutto ciò che è falsità
Le fedi fatti di abitudini e paura
Una politica che è solo far carriera
Il perbenismo interessato
La dignità fatta di vuoto
L’ipocrisia di chi sta sempre
Con la ragione e mai col torto
È un Dio che è morto.

Ma stavolta non ci sarà un ’68. Il Sistema pare che abbia vinto.

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