Bruciori di Stomaco

bruciori di stomacoMolte persone mi stanno chiedendo consigli riguardo all’acidità di stomaco e a cosa fare per alcalinizzarsi.

C’è parecchia confusione perché molti non fanno alcuna distinzione fra acidità nello stomaco e acidità del corpo, essendo due cose completamente distinte.

Quando si parla di “acidità di stomaco” ci si riferisce ai disagi derivanti da uno stomaco che non sta funzionando in modo appropriato e si ha la tendenza ad attribuire al termine “acidità” caratteristiche negative.

Mentre il corpo acido è sinonimo di cattiva salute, nello stomaco l’ambiente deve essere acido, anzi, fortemente acido.

L’indigestione è una situazione comune a quasi tutti gli onnivori, ma nemmeno molti vegetariani e vegani ne sono esenti. Gli antiacidi e i lassativi e farmaci simili costituiscono la più grande vendita di prodotti farmaceutici nel mondo. “Riflusso epigastrico” sta diventando una parola molto comune. Eccesso di gas, ulcere e dolori sono fin troppo comuni, anche in persone giovani. L’indigestione (dispepsia) è ormai troppo frequente. Che cos’è allora la vera digestione?

Per digerire il cibo, rimanere immuni da malattie e per evitare altri disturbi come la candida, è necessario disporre di molto acido cloridrico nel proprio stomaco. Lo stomaco è un laboratorio chimico che produce acido e non il mostro animato che compare negli spot pubblicitari. Al contrario, è di vitale importanza per la nostra buona salute. Neutralizzare la sua attività con degli antiacidi è la perfetta azione sbagliata da intraprendere, anche se offre sollievo temporaneo dai sintomi. Questo è un errore che spesso fanno sia medici che terapisti alternativi.

Quando lo stomaco digerisce, rimescola il cibo e lo miscela con l’acido cloridrico, succhi gastrici, pepsina ed enzimi. Se non c’è acido cloridrico, o l’acido cloridrico non è abbastanza forte, il cibo comincia a fermentare e a decomporsi. Deteriorandosi in questa forma innaturale, sviluppa acidi anormali che irritano e “bruciano” i tessuti del sistema digestivo. Quando si verifica questa condizione nello stomaco, questi acidi deviati, insieme all’acido cloridrico indebolito, possono riversarsi nell’esofago.

Quello che veramente occorre è più acido cloridrico e più forte. Prendendo un antiacido a questo punto ci assicura di avere una massa di cibo indigesto nello stomaco e nel resto del tubo digerente. Il fegato e il pancreas devono fare lavoro supplementare perché altrimenti non potrebbero far fronte a una tale situazione innaturale. Pasto dopo pasto con cibi inadatti i veleni provenienti da questa situazione di indigestione si accumulano nel corpo. E chi prende costantemente degli antiacidi o è soggetto a bruciori di stomaco e riflussi sta subendo gli effetti di una cronica indigestione.

Il sistema digestivo è progettato in modo da suddividere molecole di cibo in vitamine, minerali, oligoelementi, acidi grassi, aminoacidi ed enzimi. Una volta fatto questo, il resto viene eliminato dall’intestino.

Una massa di cibo indigesta, che decade e si muove lungo gli otto metri della linea di assemblaggio gastro-intestinale, farà sì che molti tipi di batteri, virus e funghi si occuperanno del grande volume di rifiuti. Parassiti, che normalmente sarebbero stati eliminati dagli acidi forti dello stomaco, sono presenti e prosperano su una tale abbondanza di rifiuti tossici. La candida albicans, un fungo che vive in simbiosi con il corpo si attiva per uccidere i batteri indesiderati (indesiderati quando in eccesso) e inizia a moltiplicarsi per gestire il crescente numero di batteri.

La candida è un problema per molti e la sua cura ha a che fare anche con il ripristino della corretta acidità dello stomaco.

Mangiare correttamente è importante, ma spesso ci si dimentica che essere in grado di digerire è altrettanto importante! Per digerire è necessario nutrirsi di cibi che siano ricchi di enzimi e la frutta e la verdura cruda ne sono la fonte. Questo è oggi vero in parte. Se la frutta matura non viene mangiata, gli enzimi continuano comunque la loro azione e la frutta marcisce, secondo le leggi della natura. Se non marcisce al ritmo imposto dalla natura significa che è stata impoverita degli enzimi. Più dura sui ripiani a temperatura ambiente, meno enzimi ci sono, come nei prodotti agricoli trattati.

E’ necessario quindi avvalersi della migliore frutta e verdura disponibili per garantire una corretta digestione, se biologica accertandosi che lo sia veramente, o del proprio orto, o da contadini consapevoli.

Il cambiamento dai cibi privi di enzimi, in pratica tutti quelli lavorati, a quelli naturali che ne contengono va comunque fatto in modo graduale. Un palloncino può essere sgonfiato sciogliendo il nodo al suo orifizio facendo uscire lentamente l’aria, oppure pungendolo con uno spillo. Scegliete il metodo meno traumatico.

Per far questo, il libro di Arnold Ehret, il “Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco” spiega il percorso corretto per ripristinare la digestione, come tappa verso il raggiungimento della salute perfetta.

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Categorie: Salute

Di Luciano

In questo settore del tempo la mia identità è Luciano Gianazza