Petrolio a 200 dollari al barile

di Luciano Gianazza

Petrolio a 200 dollari al barile: il piano per distruggere la classe media.

rifornimento di carburanteGli elitari dell’economia usano la truffa del picco del prezzo del petrolio, le turbolenze del mercato, l’Iran che minaccia la guerra per aumentare i profitti e abbattere la classe media.

Queste informazioni in realtà le avevo archiviate con una sorta di “Ma figurati, il petrolio a 200 dollari al barile!” con un sorriso di derisione, però la situazione attuale del petrolio me le ha fatte ricordare e rileggendole mi sono sorpreso per la precisione con cui i fatti descritti due anni prima si sono avverati.

L’elite globale sta cospirando per mandare il prezzo del petrolio al punto di rottura di 200 dollari al barile, un piano nella loro agenda per il raggiungimento di alti profitti, che porterà a un crollo economico globale e farà a pezzi la classe media, e nemmeno esiterebbe ad attaccare l’Iran come mezzo per raggiungere il loro obiettivo.

Nel settembre 2007, quando queste informazioni riguardanti un gruppo elitario sono state raccolte, i prezzi del petrolio greggio avevano superato la soglia record di 80 dollari al barile.

I membri del gruppo parteciparono a un esclusivo convegno e stabilirono di portare il prezzo del petrolio non a 100 dollari, ma a 200 dollari al barile entro i successivi due anni.

Esperti del settore si aspettavano che la soglia dei 95 dollari al barile sarebbe stata superata entro la fine dell’anno (2007), se i turbamenti nel mercato azionario fossero continuati.

Alcuni membri di un consorzio di potere, costituito da intermediari del mondo bancario, dell’economia, della politica, del mondo accademico e del petrolio, si sono riuniti a Monaco di Baviera in Germania, nel maggio 2005, quando i prezzi del petrolio greggio erano circa 40 dollari al barile.

Durante la riunione Henry Kissinger disse ai partecipanti che l’élite aveva definito il modo per garantire che i prezzi del petrolio si raddoppiassero nel corso dei prossimi 12-24 mesi, il che è esattamente ciò che è accaduto.

In un successivo meeting tenutosi nel 2006 a Ottawa, in Canada, questo gruppo ha deciso di spingere a 105 dollari al barile entro la fine del 2008. Queste informazioni sono state raccolte da fonti all’interno del gruppo, che in passato si sono dimostrate affidabili. (Quello che hai letto finora è stato scritto nel settembre 2007 e puoi verificare che le cose sono andate come descritte)
petrolio a $110,69 al barileVedi: ANSA

Sebbene questi membri del gruppo elitario affermino che le loro sono solo riunioni di affari, e di non formulare alcuna linea politica, in realtà il loro interventi sono stati anche determinanti per la decisione di ritardare l’invasione dell’Iraq (che inizialmente era stata stabilita per la fine del 2002) fino al marzo 2003.

Questo gruppo intende fermamente portare avanti ciò a cui Jose Manuel Barroso, Presidente della Commissione Europea e membro del gruppo, si riferisce come alla “rivoluzione post-industriale”, che in termini profani si traduce in “crollo economico globale”, un’altra grande depressione (come quella di Wall Street del 1929) con il totale sradicamento della classe media.

Il piano verrà messo in atto esagerando la minaccia del “giorno del giudizio” del riscaldamento globale unita alla campagna dei continui picchi del costo del petrolio.

Il “Picco del petrolio” è una truffa fabbricata ad arte dalle società petrolifere per creare artificialmente una penuria di energia e aumentare i profitti dei cartelli internazionali del petrolio. Fu messa in atto nel 1956 da M. King Hubbert della Shell, che dichiarò che era rimasto solo un milione e un quarto di miliardi di barili di greggio, cifra che è stata superata abbondantemente alla fine del 2006. Secondo i calcoli originali di Hubbert, il pianeta dovrebbe già aver prodotto la sua ultima goccia più di nove mesi fa. (Settembre 2007) La “teoria” di Hubbert è stata fatta passare per scientifica, vedi Picco di Hubbert in Wikipedia

Spingendo la teoria del picco del petrolio abbinata alla frode della teoria artificiale del riscaldamento globale, questo gruppo elitario cerca di far lievitare i prezzi del petrolio fino al punto in cui il tenore di vita del ceto medio diventerà insostenibile e l’occidente verrà declassato al livello del terzo mondo mentre la classe Elitista privilegiata raccoglierà ulteriori benefici finanziari e politici.

Il Ministro degli Esteri francese Bernard Kouchner ieri (settembre 2007) ha dichiarato da una stazione televisiva francese, come intervento retorico riguardo alla possibilità che il conflitto si concretizzi, che il mondo deve prepararsi a una guerra con l’Iran.

Gli esperti hanno predetto che se dovesse verificarsi un attacco, l’Iran immediatamente farebbe cessare le esportazioni di petrolio, spingendo il prezzo del barile ben oltre i 100 dollari quasi immediatamente, facendo lievitare i prezzi della benzina e avviare a livello mondiale una crisi energetica e una recessione.

Come puoi vedere, oggi, marzo 2008, ce l’hanno fatta a portare il petrolio ad oltre 100 dollari al barile, senza fare una guerra all’Iran. Tale gruppo elitario oggi sta acquistando tonnellate d’oro. Dai un’occhiata alle Borse mondiali tenendo in mente quanto hai appena letto.

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