oms e la carne

OMS, la verità sulla carne.

Tutto quello che conosci come persona libera dalla disinformazione riguardo alla salute e ai pericoli che la minacciano, l’OMS l’ha sempre saputo, e ancora meglio di te, in quanto possiede ancora più informazioni.

Sa tutto, anche sulle vere cure del cancro, anche quelle mai arrivate al pubblico, tenute nascoste e represse. La FDA non approva tali cure e questo poi tramite l’OMS fa da testo per tutti gli enti di stato di tutto il mondo preposti alla salvaguardia della salute.

Quando qualche medico ricercatore non allineato al sistema ha scoperto una vera cura e ha iniziato a guarire le persone veramente è stato osteggiato, ridicolizzato, classificato come ciarlatano, incarcerato, cancellato dall’albo, nei testi di scuola mai menzionato o rimosso. Alcuni sono morti misteriosamente, anche se non è possibile dire se di morte naturale, scomparsi o uccisi. Non è nemmeno possibile accusare nessuno, in quando è impossibile risalire ai mandanti.

Non è necessario che faccia degli esempi, le varie testimonianze sono reperibili facilmente nel web.

Quello che descrivo in questo articolo posso solo considerarlo frutto di personali supposizioni, considerazioni e opinioni derivanti dall’osservazione di eventi, e anche se le espongo in maniera esplicita si dovrebbe premettere implicitamente “si potrebbe supporre che…”.

Non si deve pensare che la OMS abbia a cura la nostra salute, altrimenti avrebbe già emesso il comunicato almeno un paio di decenni fa. Questo è un fatto osservabile.

Il mondo economico è la sede del potere. Non sono i governi, che emettono leggi per favorire interessi delle lobby dalle quali singoli parlamentari, quando non interi gruppi come i partiti, ricevono sovvenzioni e benefici, molto spesso personali. Quando tali sovvenzioni sono palesi vengono giustificate come “consulenze”, quando nascoste di solito rientrano nel reato di corruzione. Di scandali che dimostrano che questo è successo li puoi trovare nel web.

E’ per questa ragione che, per esempio, le vaccinazioni, nonostante centinaia di studi scientifici fatti persino dalla scienza ufficiale di sistema dimostrino che sono dannose, continuano ad essere mantenute obbligatorie e promosse come benefiche, necessarie, ecc. dai media anch’essi legati al potere economico tramite il denaro che ricevono dai loro inserzionisti.

Ora con ‘sta storia della che carne fa venire il cancro, i media parlano di proteste dei vari produttori di prosciutti e affini, e cercano di sminuire il monito dell’OMS, parlando della fettina settimanale che non fa certo male, usando anche il mito del “Prodotto Italiano”. Mito perché gli allevamenti intensivi con tutte le problematiche inerenti sono uguali a quelli di ogni parte del mondo, e se non vogliono vedere marcire i loro insaccati e altri prodotti “stagionati” anche i produttori italiani devono usare conservanti, nitriti e nitrati, come tutti gli altri. Lo sanno bene gli imbalsamatori.

I nutrizionisti tuonano: “Noi Italiani non siamo da tirare in causa, la nostra è la Dieta Mediterranea, la migliore del mondo!”

Purtroppo la cosiddetta dieta mediterranea è la dieta onnivora, la dieta della quasi totalità degli italiani che consumano anche salumi e carne, latticini e derivati, e non mi pare che in Italia non si muoia di cancro.

Anche nei prodotti lavorati di ogni genere, derivati di origine animale come strutto, caseina, latte in polvere, ecc. vengono abilmente inseriti in maniera difficilmente identificabile.

Ci sarebbe da dire molto, ma occorrerebbero dei libri per esaurire l’argomento, e ce ne sono già a sufficienza, chi vuole documentarsi non ha difficoltà a procurarseli.

Ma indipendentemente dal fatto che la carne sia un cofattore dell’insorgenza del cancro, lo scopo del comunicato non è a difesa della nostra salute.

Dietro il paravento della salute

In questo mondo globalizzato ciò di cui ha paura il SISTEMA, ovvero il mondo politico (governi e opposizioni) e coloro che detengono il potere delle multinazionali e delle banche globali, è una Umanità fuori controllo. È a queste entità a cui mi riferisco quando uso in questo articolo la parola “sistema” oppure “loro”.

Loro si immaginano orde affamate e incollerite che vogliono tirarli giù a forza dagli scranni e giustiziarli sommariamente, che assaltano le loro reggie per portare via tutte le loro ricchezze dopo averli selvaggiamente massacrati.

La soluzione è quindi tenere la popolazione costantemente sotto controllo. Il modo migliore di farlo è usare la menzogna facendola passare per verità al fine di farla accettare. Le false credenze istupidiscono, creano dubbi persistenti, rammolliscono l’individuo. Solo la vera conoscenza rende libertà e capacità di giudizio. E questo loro lo sanno e stanno ben attenti che non si possa accedere alla conoscenza.

La disinformazione serve a questo, fornire, facendole sembrare vere con vari artifici, false notizie, false teorie, false promesse, false opposizioni politiche, falsi sensi di solidarietà, false cure, false tendenze, false preferenze, e conseguentemente serve anche ad osteggiare le verità che potrebbero danneggiare il sistema. A ogni “informazione” che proviene dai media aggiungi ‘falsa’ e hai il panorama completo di cosa significa vivere in questo mondo illusorio, falso.

C’è la tendenza ad alterare anche i fatti di cronaca, come un semplice seppur grave fatto, un incidente ferroviario per esempio. Se ci sono stati 18 morti, il giornalista scriverà “20 morti, forse 25”. (Più morti ci porta a più grave, a più interesse morboso, a più vendite, ecc.)

Quando un ente mondiale emette un comunicato, l’intento non è informare, ma è l’attuazione di obiettivi di un’agenda con l’intento di modificare assetti politici ed economici, i primi sempre per sostenere i secondi.

Un esempio è la faccenda delle centraline modificate della Wolksvagen, lo si sapeva da tempo, ma il momento di comunicarlo è arrivato ora, probabilmente non è la sola casa automobilista ad usare trucchi simili, e dopo il comunicato il titolo è sceso in borsa mentre altri titoli automobilistici sono saliti, controlla quale fra i mercati internazionali del settore ci ha guadagnato di più, lì va cercato il probabile mandante dell’operazione.

Ora, visto che i formaggi no, le carni no, la domanda che uno potrebbe porsi è: “Allora cosa possiamo mangiare per evitare di ammalarci?”

E qui arriva la risposta dal Sistema: “Mangia cavallette, caro!”

Perché si vuole cambiare l’alimentazione umana? Le ragioni sono diverse.

E’ diventato davvero un problema produrre la carne, per le emissioni di gas che causano l’effetto serra.

La deforestazione dell’Amazzonia e altre foreste pluviali per le coltivazioni di soia ad uso alimentare per il bestiame sta diventando un problema sempre più sentito in tutto il mondo, per i danni climatici, sia per “la questione dei nativi”, come la chiamano “loro”, che vengono decimati e disadattati e la sempre maggiore attenzione che viene posta dalle persone di tutto il mondo.

C’è una sempre maggiore consapevolezza sugli allevamenti intensivi, una maggiore sensibilità alla sofferenza a cui gli animali sono sottoposti, i veleni che vengono iniettati, vaccini, antibiotici e persino psicofarmaci.

I macelli, il trasporto, lo stoccaggio refrigerato, l’allevamento stesso sono costi in sempre maggiore ascesa.

Il mercato è saturo, e viene considerato non più espandibile, quindi è difficile aumentare il profitto.

E altre ragioni che non vale la pena descrivere se non rischiando di annoiare.

Per contro, il mercato degli insetti è terra vergine, e offre molti vantaggi, per esempio lo spazio senza vuoti per allevarli, prima che arrivino proteste per migliorare le condizione di vita per i grilli allevati intensivamente passeranno decenni. Niente scarti, non ci sono corna, zoccoli, ossa, pelle da scartare o da inviare alle industrie che lavorano i sottoprodotti, magari pagandole pure perché ritirino gli scarti. Facili da produrre, daranno anche l’illusione di una maggiore indipendenza a chi volesse allevarli in casa. Probabilmente dietro licenza da chiedere a qualche ente.

E sono molto facili da vendere. A fare accettare il nuovo prodotto ci penseranno dapprima psicologi e psichiatri al soldo delle agenzie di PR, Marketing e Promotion.

Come le Industrie Alimentari convinceranno gli esseri umani a mangiare scarafaggi.

Negli Stati Uniti, e tutto ciò che ha inizio negli Stati Uniti poi arriva inevitabilmente anche nel resto del mondo, molti produttori di alimenti lavorati stanno investendo grandi capitali sui grilli, tra cui Chirps (“patatine” realizzate con farina di grillo), Bitty (farina di grillo per prodotti da forno) e Chapul (barrette energetiche di grillo). Il personaggio collodiano s’insinua fra i tacos di cavalletta e la zuppa di bachi da seta che stanno facendo le loro prime apparizioni nei ristoranti di New York, Washington e San Francisco.

Organizzazioni come Eat Yummy Bugs, World Enthomaphagy e le Nazioni Unite si stanno dando da fare per educare le persone sui benefici ambientali e salutari del mangiare insetti, iniziando a scavare una piccola nicchia che si allarga sempre più nel mondo del cibo.

L’amministratore delegato di un’azienda statunitense del settore: “Direi che entro un anno sarà difficile trovare qualcuno che sia in qualche modo consapevole e informato riguardo alla nutrizione e la salute che non abbia sentito parlare di prodotti a base di proteine di insetto e non li abbia anche provati“.

Per quei produttori di alimenti che cercano di rendere gli insetti il non plus ultra del cibo, il loro più grande ostacolo non sarà la pubblicità o la produzione, ma convincere i consumatori che mangiare scarafaggi è qualcosa che vogliono fare. E anche se rimuovere percezioni antiche sugli insetti non è un’impresa facile, il processo è già iniziato.

Più proteine che nella carne di pollo

Nella loro strategia, e relative considerazioni su chi e come operare, il primo passo per convincere le persone a mangiare insetti è trovare quelle che si preoccupano molto del valore nutrizionale di ciò che mangiano.

Le persone fissate sulla salute (health nuts) sono i clienti ideali, in quanto sono generalmente disposti a spendere più soldi per il cibo “buono“, sono religiosamente dedicati alle loro diete e si mettono subito all’opera nel passaparola quando trovano un prodotto o un sistema che funziona. “Fortunatamente”, gli alimenti a base di insetti hanno molte delle qualità presenti sulla lista di controllo di un fanatico della salute.

Gli insetti sono ricchi di proteine, in linea con la riciclata tendenza a consumare cibi proteici, e hanno ispirato Taco Bell e Panera a rinnovare i loro menu. I grilli essiccati attualmente sono il terreno più fertile per le aziende degli insetti commestibili in quanto contengono quasi il doppio della percentuale di proteine rispetto alla carne di pollo. (Secondo i produttori del settore).

Inoltre gli insetti sono una fonte molto più sostenibile di proteine rispetto alla carne. Le Nazioni Unite stimano che l’industria del bestiame rappresenti il 14,5 per cento delle emissioni globali di gas a effetto serra. I grilli sono 20 volte più efficienti come fonte di proteine rispetto al bestiame, e producono 80 volte meno metano dei bovini. (Sempre secondo i produttori del settore).

Concentrandosi sulla salute e la sostenibilità è un ottimo modo per convincere le persone a comprare il cibo che normalmente non desidera, sostiene un docente di una università del business: “Il posizionamento di qualsiasi cosa come ad alto contenuto proteico è utile per qualsiasi tipo di mania di salute in voga”.

Ancora meglio, i gruppi dei fissati sulla salute e l’alimentazione non sono per niente spaventati, come potrebbe invece esserlo il cittadino medio, dall’idea di mangiare insetti. “Sono disposti a mangiare le cose che davvero non hanno un buon sapore se contengono le vitamine e i minerali che non possono ottenere da altri alimenti“, continua l’esperto, “So di gente che mangia schifezze per presunti motivi di salute”.

Le barrette proteiche fatte con polvere di grillo hanno trovato un mercato particolare nelle persone che seguono la paleo dieta, che enfatizza il mangiare cibi degli antenati del Paleolitico, come pure per dietisti rigorosi sostenitori del senza glutine, senza soia o che escludono i prodotti lattiero-caseari. I produttori di alimenti Exo, Chapul e Chirp, tutti scrivono sulle loro confezioni che sono senza glutine, oltre a specificare che non contengono soia o derivati del latte. “Proteina” è anche la parola chiave per i devoti del body building e del fitness alla ricerca di nuove fonti di proteine con il potenziale di essere più sane, più sostenibili e un giorno meno care rispetto alle opzioni esistenti.

Individui che seguono certe diete o regimi di allenamento tendono a formare comunità, sia di persona che on-line che poi diffondono rapidamente la consapevolezza di nuovi prodotti. I produttori di questa nuova linea di alimenti hanno già enormemente beneficiato di questo sostegno popolare.

Farina di grillo

Per la gran parte del mondo, mangiare insetti non è strano, è la norma. L’ONU stima che gli insetti fanno parte delle diete tradizionali di almeno 2 miliardi di persone. Dalla Thailandia all’America Centrale, gli insetti non fanno solo parte delle diete di tutti i giorni, ma sono anche prelibatezze locali. Con crescente interesse per altre culture, dalla moda al cibo, gli insetti potrebbero essere la prossima sorpresa novità per la mentalità foodie a livello globale.

C’è una lunga lista di alimenti, una volta visti come immangiabili, che sono ora entrati nell’alimentazione quotidiana degli americani. Il più famoso di questi è il sushi, un alimento di cui Exo ha adottato il modello di introduzione di successo di un cibo straniero nella dieta americana.

Prima che il sushi diventasse un menù fisso anche nelle caffetterie dei college nei primi anni 2000, scegliere quel piatto era considerato raffinatezza e mondanità. Disponibile solo in centri cosmopoliti, non è stata programmata un’immediata diffusione di massa del prodotto, ma invece si è puntato su clienti dalla mentalità internazionale. Per gli insetti si intende fare lo stesso.

“Abbiamo deciso così fin da subito, trattandosi di una questione abbastanza controversa, dato che le persone proveranno avversione all’idea di mangiare insetti, e dovremo aspettare che inizino a comprare questo genere di prodotti, e spingere la promozione da quel momento in poi”.

“C’è un aumento del desiderio di avventura nella scelta di alimenti, che si tratti di carne o sushi o kombucha,o qualsiasi altra cosa che richiami paesi lontani o esotici“, conclude il co-fondatore di Exo.

L’aumento del mangiare “avventuroso” è strettamente legato alla maggiore facilità di accedere ad altre culture. Viaggiare a livello globale è ora più facile e più conveniente. Le statistiche dei viaggi di studio all’estero per studenti universitari sono più alte che mai. Anche in qualsiasi negozio di alimentari, gli scaffali della “cucina etnica“ mettono in mostra alimenti una volta estranei che sono ormai inseriti nel mainstream. Senza uscire di casa, si possono guardare spettacoli televisivi che celebrano gli alimenti provenienti da altre culture.

Anche se quel cibo viene definito “bizzarro“, guardando gli altri che lo mangiano gustandolo lentamente aiuta a normalizzare tutto, dal cuore di capra alle larve”.

“È meglio vendere gli insetti come una prelibatezza o una novità, finché il mercato di insetti non è entrato a far parte del mainstream”.

Il consumo di insetti non va ancora indirizzato a tutti indiscriminatamente. Occorre rivolgersi a una certa parte della popolazione che valorizza l’avventura e la mondanità, desiderosi di provare cose nuove. Fortunatamente gli amanti degli insetti sono presenti in una parte della popolazione e in crescita.

La confezione è tutto

Il risultato finale della prima fase dell’introduzione al consumo di insetti commestibili sarà considerato raggiunto quando l’inserimento degli insetti nei menu non sarà più straordinario.

In un decennio, il “senza glutine“ è passato da mercato fondato su un’allergia minore a stile di vita. In 30 anni, il sushi è passato da concetto estraneo, a cucina cosmopolita, e poi ancora a prodotto fisso nei negozi di alimentari di tutta l’America. Mangiare insetti è strano ora, ma aziende e ristoranti già stanno prendendo provvedimenti per rendere l’insetto più facile da accettare per l’uomo medio, quando sarà il momento.

“Vogliamo assolutamente evitare qualsiasi cosa che possa provocare l’avversione iniziale, quell’innata reazione negativa che potrebbero sentire quando vedono un’immagine di insetti sulla confezione”.

La mossa ha un senso — come sottolineano gli operatori del settore, non vedi immagini di mucche sull’involucro di un hamburger — ma la rimozione della natura schifosa dell’insetto va al di là della confezione.

“La prima cosa che abbiamo fatto è stato decidere di creare la farina di grillo. Siamo molto consapevoli del fatto che nel breve periodo il tipico consumatore non è disposto a mangiare un hamburger di carne di lombrichi masticando tacos di cavalletta. Le persone possono però guardare senza reazioni una polvere senza gambe o antenne o qualcosa di simile”.

La perdita di qualità distinguibili di insetti può essere il motivo per cui i prodotti di farina di grillo hanno più successo di altri prodotti dove l’insetto è chiaramente visibile, permettendo ai produttori maggiori possibilità di diffusione.

Molti ristoranti stanno assumendo una posizione simile. A cena presso il ristorante di New York Black Ant (Formica Nera), il menu contiene un solo ovvio riferimento a insetti: Tlayuda Chapulines, o tortilla con un top di cavallette saltate. Tuttavia, il menu ha altre voci meno evidenti con prodotti a base di insetti: il guacamole contiene chicatana (un tipo di formica) e Tacos Enchapulinados contenenti gamberetti con un chapulin, o cavalletta. Mangiando quei piatti non si potrebbero identificare gli insetti, a meno che non si sappia dove guardare.

“Siamo a New York,“ dice un cliente. “Siamo in un ristorante con buone recensioni. Questo insetto non è come gli insetti che si arrampicano sui muri!”

Con mirate azioni di marketing, promuovendo gli insetti come gourmet in un ristorante messicano di alto livello, la Formica Nera e altri ristoranti simili hanno elevato gli insetti a ingrediente prestigioso rispetto ai loro fratelli sporchi di casta inferiore che strisciano in mezzo alla strada.

Exo ha fatto lo stesso con la produzione di barrette proteiche con confezione e sapore assai simile a quello delle varietà senza insetti.

Una volta dato il primo un morso, è facile dimenticare che ci sono dentro degli insetti.

Tutto sta nel superare quel primo blocco mentale anti-insetto.

La maggior parte delle persone ancora non ha assimilato l’idea degli insetti come alimenti, ma i fanatici della salute e i viaggiatori del mondo avventurosi sono stati già conquistati. Le industrie del settore degli insetti commestibili hanno dalla loro parte i benefici ambientali, economici e salutari derivanti dal mangiare gli insetti. Se i nuovi business e ristoranti giocheranno bene le loro carte, il resto del mondo si renderà conto che il suo blocco riguardo al mangiare gli insetti è solo completamente mentale.

E a metterci un velo sopra quel blocco ci penseranno “loro”.

Con i bambini sarà ancora più facile dandogli semplicemente il biscotto senza specificare nulla, come hanno sempre fatto i nostri genitori. Non ci hanno mai detto di che farina fossero fatti, non è un’informazione necessaria a un bambino per apprezzare un biscotto.

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