La dieta di Ehret, una dieta ''estrema''?

mangia melaOgni tanto degli amici mi informano che hanno dato una copia del libro di Ehret a un medico o a una autorità in campo medico per farlo valutare, perché potrebbero fare una recensione favorevole e promuoverlo presso il vasto pubblico.

Per quanto il valore dell’insegnamento di Ehret non dipenda dall’esito di tali recensioni, in caso di esito negativo, la persona che ha proposto il libro rimane dispiaciuta, chiedendosi perché tale autorità non esprima un entusiasmante commento favorevole, come si aspettava.

Vorrei spiegare la ragione degli esiti favorevoli o meno di recensioni “autorevoli” di un libro e in questo specifico caso, dei libri di Arnold Ehret.

Sento spesso parlare di teorie estreme, ma questa estremità viene definita da un punto di vista invertito.
Con questo intendo dire che quando l’aberrazione viene ritenuta il punto di riferimento, ciò che è veramente giusto e logico viene considerato estremo. In un mondo di ladri, essere perfettamente onesti è una condizione estrema, ma non significa che la “normalità”, essere ladri, sia moralmente corretta.
Allo stesso modo, rispetto a una dieta patologica come quella onnivora, a cui si aggiunge sempre più spazzatura (junk food), la dieta di Ehret può essere considerata estrema, pur avendo tutti i requisiti per essere definita “La Dieta Naturale dell’Uomo”.

Sono secoli che l’uomo è costantemente martellato con dati falsi sull’alimentazione, inoltre i media oggi continuano a martellare con i vecchi dati falsi e molti altri nuovi. E’ chiaro che se prima tali dati falsi non vengono rimossi, i contenuti del libro non possono essere compresi, e solo possono insorgere rifiuto ed errate interpretazioni.

Se nella mente esiste una concetto errato (dato falso), su qualcosa, per esempio che “tutte le mele sono marce”, sarà molto difficile, se non impossibile, vendere mele sane a chi subisce gli effetti di tale concezione errata. Occorre mostrare alla persona una mela sana, e davanti ai suoi occhi tagliarla a metà. A quel punto l’idea preconcetta che “tutte le mele sono marce” svanirà, e sarà disposto ad accettare che esistono anche mele sane.

Potrei fare centinaia di esempi sulle errate conclusioni, ma ne farò uno solo fra i tanti che potrebbero essere comunque esemplificativi. Il latte è considerato l’alimento principe. La verità è che la natura ha stabilito che serva per la crescita dei neonati, ognuno con quello della propria specie, fino al punto in cui saranno in grado, con la crescita dei denti, di nutrirsi con cibi adeguati masticabili. Continuarne l’uso, addirittura con quello di una specie diversa, è innaturale. O no?

Quello che succede è che lo fanno bere a tutti dal neonato al moribondo, forse pensando che il calcio faccia bene anche nell’aldilà, e non risparmiano nemmeno Babbo Natale, che con tutti i bicchieri che avrà bevuto e i biscotti che avrà mangiato, in attiva fermentazione nel suo intestino, alla fine del suo giro andrà in cerca della latrina più vicina.
Non ti voglio annoiare aggiungendo altri dati, come le quantità differenti di proteine nel latte delle differenti specie, la poca o nessuna assimilazione del calcio presente nel latte da parte degli organismi adulti ecc.

Chiunque sostenga il contrario di quanto affermo non sta applicando i fondamenti della logica, quindi è inutile continuare a discuterne, come è inutile parlare di spirito con chi sostiene di essere un corpo, magari apportando prove scientifiche che l’uomo sorge dal fango cosmico, se prima la sua mente non viene guarita dalla sua stitichezza mentale con la potente purga della rimozione dei dati falsi.

Lo stesso vale per chi definisce estrema la dieta di Ehret, perché la sta rapportando con la dieta “onnivora” innaturale odierna, che include ogni cosa masticabile, inclusa la spazzatura.

Certo, è estrema se rapportata ad essa, ma non ho mai sentito dire che è estrema la dieta dell’elefante, che si nutre di sole foglie, ma viene definita dai soliti esperti come la dieta naturale dell’elefante, e sono tutti consapevoli che se dessimo da mangiare all’elefante quello che mangiamo e beviamo noi, esseri umani, la corona della creazione, dotati dell’intelletto, in breve morirebbe.

Non viene fatto lo stesso ragionamento con l’uomo perché l’organismo umano ha la capacità di tollerare alimenti sbagliati fino all’età di 30 o 40 anni, seppure non senza disturbi. Superata tale tolleranza, compaiono le solite malattie, dalla più lieve alla più grave, e la scienza medica ci dice poi che devono essere curate con i vari farmaci. Che il cibo sia la causa di tali malattie lievi e gravi ne è prova il fatto che una volta abbandonati tali “cibi”, liberato l’organismo dai loro residui e dalle tossine che hanno intasato l’intero organismo, e si inizia a mangiare frutta e verdura cruda, con le dovute, necessarie (e direi obbligatorie per la maggior parte delle persone), diete di transizione, il corpo ritorna in perfetta salute e la mantiene se si inserisce la dieta nel proprio stile di vita. Lo stile di vita ha molto a che fare con il rifiuto o l’accettazione dei principi di Ehret. Chi vuole continuare a passare le serate in birreria, annebbiando la sua mente svuotando boccali di birra oltre ad intossicare l’organismo, o al ristorante rimpinzando lo stomaco con le leccornie del buongustaio e con bicchieri di vino selezionato dal sommelier, fra grasse risate, convinto che siano dimostrazione di amicizia e comunanza, non accetterà la frugale dieta di Ehret, convinto magari che si vive una volta sola e quindi occorre trarne il massimo godimento, anche se, vista la carenza di letti negli ospedali, tale godimento è alquanto discutibile. Sottoporre il libro a un medico, anche naturopata e omeopata, per averne una recensione autorevole, che però ha mantenuto il concetto del curare le singole malattie, anziché l’unica malattia, la costipazione causata dal muco dei cibi errati, non è di alcun valore, perché la recensione non sarà favorevole, e se lo sarà, sarà talmente piena di se, di ma, di forse, di però, da risultare un rifiuto camuffato.

Vuoi sapere in base a quale concetto di malattia agisce un dato naturopata, omeopata, ecc.? Basta che gli dici che hai la sinusite e se ti risponde che fiori di sambuco e di eufrasia, in infusione, come antinfiammatorio e anticatarrale, pino e menta piperita, sotto forma di inalazioni, per decongestionare le mucose e che sono molto utili anche gli oli essenziali, in particolare di pino, lavanda, eucalipto, da usare soprattutto per inalazione, tu sai a quel punto che lui non sa nulla dell’origine di quella sinusite.

Come potrebbe curarla veramente?

Infatti, come naturopata, non ti darà certo il cortisone o un antinfiammatorio, ma sta usando gli stessi principi della medicina allopatica, quella della molteplicità delle malattie, solo che invece di darti farmaci di sintesi ti darà delle erbe. Il risultato sarà identico, a parte la mancanza degli effetti collaterali tipici dei farmaci, ma “curata” la sinusite, un sintomo, avrai ancora a che fare con la sua causa, il muco.

In quanto al fatto che la comunità medica scientifica ortodossa potrebbe risentirsi per il contenuto dell’opera “Ehretica”, sappi che più verità un’opera contiene, più ne saranno risentiti. E’ premeditato, perché la verità è una minaccia per il business della salute, e l’unico modo di evitare la loro suscettibilità è sminuire il valore del libro, come dire non ti preoccupare, noi cerchiamo solo la nostra nicchia, e poi non è una dieta per tutti, anzi solo in rarissimi casi, non ti daremo fastidio, continuate pure con i vostri veleni, anzi magari in certi casi sono necessari. Diversamente non è possibile evitare la loro suscettibilità, ma è un problema della comunità medica, che sta spargendo menzogne, necessarie per il mantenimento dello status quo.

Un tale compromesso per me sarebbe quanto di più ripugnante potrei fare, come accettare che gli psichiatri facciano gli elettroshock, perché non intossicano come gli psicofarmaci, tanto per dire una cosa senza senso.

Quindi ben venga chi potrebbe aiutare a lanciare il libro nelle biblioteche e al grande pubblico, se gradirà il libro e farà un recensione autorevole e favorevole.

Questo può arrivare comunque solo da chi ha letto e compreso i contenuti del libro, dopo aver buttato nella spazzatura tutti i pregiudizi e i dati falsi che proliferano, abbondantemente concimati quotidianamente dai media, nelle università e nel mondo oscuro e spaventoso della salute e della malattia. Il libro di Ehret porta la luce in questa oscurità, e chi comprende questo libro, e applica i dati in esso contenuti, qualora fosse affetto anche dalla più grave delle malattie, sentirà il suo terrore diminuire gradualmente fino a svanire, e ritroverà di nuovo la perfetta salute. Anche a dispetto di qualunque autorità che affermi il contrario.

La vera comprensione dei contenuti dei libri di Arnold Ehret si ottiene mettendo in pratica i principi della dieta, osservando i risultati, come qualunque persona che la sta seguendo potrà confermare. Diversamente si rischia di criticare qualcosa che non si conosce e per di più ingiustamente.

Di Luciano

In questo settore del tempo la mia identità è Luciano Gianazza