Il Mondo Illusorio di Maya

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Credo che:

  • la realtà non sia veramente reale,
  • non ci sia alcuna cosa come il sé, e
  • l’universo sia solo un falso molto sofisticato, perpetrato da un oscuro burattinaio con il nome in codice di Maya. Una proiezione, un film.

Perché ho scritto “Credo”? Se scrivessi è così, alcuni che ritenessero che non sia così potrebbero iniziare a contestare e non avendo alcuna necessità né desiderio di dimostrare di aver ragione, venendo posto di fronte a tale condizione mi annoierebbe a morte.

Ognuno ha il diritto di avere le proprie opinioni e di esprimerle, e questo diritto non lo contesto mai, e desidererei che chi interloquisse con me faccia lo stesso.

Un conto è offrire la propria opinione, un altro è dire a qualcuno: “Non è vero quello che dici.” In questo caso non vedrei alcun motivo di continuare la discussione e la conversazione si chiuderebbe in quel preciso istante. Anche se paradossalmente non è vero ciò che dico, come ogni cosa detta in un sogno, niente è vero in questa matrix.

A volte quando esprimo qualcosa arrivano commenti come: “Non sono d’accordo!” rafforzati da uno o più punti esclamativi. In questo caso rispondo che non è richiesto essere d’accordo e anche qui la cosa finisce, non vedo motivo di contestare il non essere d’accordo.

I commenti del tipo: “Non è così, perché la Bibbia dice che…” mi rendono esilarante, la persona non sta esprimendo qualcosa che è frutto di una ricerca interiore, ma riporta credenze che non ha verificato, spesso di carattere dogmatico, e l’unico fondamento su cui tali credenze si basano è la fede, il genere di fede che non richiede comprensione. Lo stesso dicasi per chi riporta altre teorie da nuove bibbie o nuove verità rivelate.

E qui proprio non mi resta che far notare che è entrato nella sala conferenze sbagliata, quella a cui intende partecipare si trova nell’altro corridoio.

Ritornando al discorso, riteniamo che l’Universo con tutti gli annessi e connessi sia reale perché è l’unico film che viene proiettato nella sala cinematografica dove siamo tutti seduti a guardarlo, e se discutessimo sugli avvenimenti e i personaggi, saremmo tutti sommariamente d’accordo su come tali avvenimenti si svolgono e che ci sono proprio quei personaggi. Non completamente d’accordo al 100%, ci sono delle piccole differenze, perché ognuno lo guarda da una locazione differente e quindi da una prospettiva o punto di vista altrettanto differente. Si potrebbe anche dire che ognuno vede la sfaccettatura di un diamante alla quale è di fronte convinto che tutti vedano proprio quella che sta vedendo lui stesso.

Per questo ci sono tante discussioni. Ah! Ah!

A parte questo, c’è una realtà sommariamente concordata da tutti, ma non significa che sia vera e reale. E’ solo concordata.

Un accordo fra almeno due persone è un contratto. Con l’accordo viene creato qualcosa che prima non c’era. La sostanza di quella creazione è l’energia delle due persone diretta in un unico punto. L’energia di tutti gli esseri ipnotizzati diretta in quell’unico punto crea l’Universo, il più grande Accordo Collettivo che tu possa immaginare. Un contratto che mantiene tutti legati a rispettarlo, mantenendo l’Universo in esistenza. Un contratto che rimane valido fino a quando non scopri l’inganno. E quando lo scopri, il laccio che ti teneva legato si spezza, non sei più effetto di quel contratto, e l’Universo è un po’ meno solido, ti sei ripreso la tua energia. Questo è il Risveglio. Capisci che fine farebbe l’Universo se tutti si risvegliassero all’unisono? Capisci perché Maya usa ogni trucco per mantenerci addormentati?

E’ anche in questo modo che viene creato il denaro, è in questo modo che l’élite ci ruba l’energia e ottiene potere. E’ di queste cose di cui è fatto il sogno di Maya.

Film, giochi, spettacoli televisivi e romanzi, sono storie alle quali avidamente sottoponiamo noi stessi e dalle quali ci facciamo volentieri e consapevolmente ingannare. O meglio divertire.

Possiamo guardare un film commovente e piangere dall’emozione, ma niente di quanto ci commuove è reale e lo sappiamo.

Potremmo dire che il voler far credere che la realtà sia davvero reale è una cospirazione.

La politica è un ulteriore passo in avanti nella cospirazione, che depreda sulle nostre speranze e paure facendoci abilmente credere quanto ci viene detto, nonostante la razionalità e i precedenti storici ci dimostrino che non dovremmo credervi affatto.

La pubblicità e i media sono più o meno la stessa cosa, l’arte e la scienza di monetizzare la paura.

La religione e la spiritualità sono simili alla politica perché indorano pillole per supplire ai difetti di storie altrimenti impossibili da deglutire.

La scienza è simile alla religione e alla spiritualità per il fatto che i sostenitori aderiscono alle varie teorie cercando di dimostrare la logicità degli avvenimenti nel sogno lucido che stiamo vivendo.

Se volessimo radunare queste entità astratte in un aula come quella di un parlamento, potremmo mettere le favole, la mitologia e la religione all’estrema sinistra, la matematica all’estrema destra, con tutte le altre distribuite nel mezzo, ma l’unica cosa che tutte avrebbero in comune è che nessuna di esse ha alcunché di vero. Sono delle inconsistenze. Anzi delle inesistenze, se si può dire.

Quindi, quando si parla di cospirazione, la questione non è se siamo a volte ingannati, ma se c’è un piccolo angolo della nostra vita che non sia una bugia, e la risposta è NO.

Non è che alcune piccole falsità si trovino all’interno della verità più grande, ma che la realtà stessa è un falso racconto e il sé è esso stesso una bugia.

La vita è un sogno, e non c’è verità nei sogni. E nemmeno i personaggi nel sogno sono veri, per quanto possa terrorizzare, ma è questo il terrore che impedisce il risveglio di cui si parla tanto.

Quando uno arriva vicino alla verità intravvede che non esiste come credeva fermamente, il terrore si scatena e prontamente si allontana per non svegliarsi, e continuare a portare avanti il ruolo di quel sé che esiste solo nel sogno.

Quel terrore è il muro tra il sé e la Coscienza.

Passando attraverso il terrore il sé, non importa con quante definizioni lo si definisca, muore, e si realizza di essere Coscienza, quello è il Risveglio, non una qualsiasi  fra le tante illuminazioni del mercatino New Age immaginate dentro il sogno.

Prima che avvenga tale risveglio uno deve realizzare di non esistere affatto come sé, falso sé o vero sé, o qualsiasi cosa che contenga la parola SÉ, o ME o IO o che abbia un nome, e per complicare anche un cognome.

Brahman, Atman, e Maya

No, non voglio farti sorbire un trattato di filosofia orientale.

Avrai notato che uso spesso Maya quando mi riferisco alla illusorietà del mondo. Uso alcuni termini sanscriti che sono diventati di uso comune e utili per spiegare concetti con semplicità.

Se stessi discorrendo con qualcuno e usassi il termine karma, difficilmente mi verrebbe chiesto cosa significhi.

L’ho sentito dire anche da un cristiano convinto, nonostante la legge di causa ed effetto espresso dal termine karma includa anche le azioni commesse nelle vite passate, e questo concetto è stato cancellato dalla cultura cattolica durante il II Concilio di Costantinopoli del 553.

Secondo la filosofia Vedanta, solo il Brahman esiste.
  • Brahman è coscienza, impersonale, infinita, immateriale, senza forma, senza tempo, senza spazio senza movimento, senza vibrazione. Più o meno il motore immobile di Aristotele che crea movimento.
  • Maya è la creatrice dello stato di sogno, e
  • Atman è l’aspetto di Brahman che osserva la creazione di Maya. Una, fra le infinite marionette, con cui il Brahman gioca sul palcoscenico della vita, una fra quelle che ognuno di noi chiama me stesso.

Maya e Atman non sono entità, sono strumenti per la comprensione.

Da un lato del muro, quello della Verità, c’è il Brahman. Dall’altro lato, quello delle credenze, ci sono Maya e l’Atman. Il muro è il Terrore, la Paura.

Tutto è enigma, e la chiave di un enigma è un altro enigma. Ci sono tanti cuscini di illusione quanti fiocchi di neve in una bufera di neve. Ci svegliamo da un sogno per ritrovarci in un altro sogno. I giocattoli, puoi starne certo, sono vari, e sono rifiniti per adattarli alle caratteristiche della vittima. Per l’uomo intellettuale è necessaria una buona esca; gli alcolizzati sono facili da divertire. Ma ognuno è drogato dalla  propria frenesia, e la parata marcia a tutte le ore, con musica e striscione e emblema.
– Ralph Waldo Emerson

Di Luciano

In questo settore del tempo la mia identità è Luciano Gianazza