Facebook, la vetrina dell’ego

ego book, il libro dell'ego
ego book, il libro dell'ego

Facebook ha fatto davvero una rivoluzione. Non solo per aver offerto un formidabile mezzo di comunicazione, ma anche e soprattutto per permettere a chi lo voglia di esprimersi di fronte a qualsiasi persona sconosciuta in tutto il mondo.

E’ facile da usare e piace perché è come una vetrina dove uno mette gli oggetti che vuole mostrare, ne aggiunge sempre di nuovi, o li cambia a suo piacimento.

Ci si iscrive, con un nome e un cognome, veri o falsi che siano, di solito veri, si carica una foto per la copertina del diario e una per il profilo, e si è pronti per iniziare.

Chi non sa cosa scrivere fa un giro sui vari diari e quando trova qualcosa per lui interessante lo condivide sul suo.

Si comincia a chiedere qualche amicizia, chi ha già contatti su altri portali, forum o liste fa sapere: “Ehi! sono anche qui su facebook, chiedetemi l’amicizia!”

Aprii il mio account nel 2008, avevo 2 amici, postai un articolo per presentare il mio sito, uno per informare sui pericoli degli psicofarmaci e qualche foto fatta dal balcone di casa mia.

Con il passare degli anni le mie preferenze riguardo alla miriade di interessi si affinarono, puntando principalmente sugli argomenti incentrati sull’alimentazione, la disinformazione, la salute e la spiritualità.

Ho imparato molto da FB, osservando cosa succedeva sulla mia bacheca, oltre che su quella di altri.

Con il nostro account FB mostriamo la nostra personalità, con la tendenza a “venderci bene”, di apparire il meglio che riusciamo.

Il nostro account è la vetrina dell’ego.

Spesso posto link ad articoli sull’ego. E’ una scelta avvenuta in maniera naturale parallelamente ai cambiamenti che avvenivano in me, mentre mi rendevo conto quanto questo aspetto sia importante per la realizzazione dello scopo di scoprire la verità su sé stessi, comune ad ogni essere umano.

A questo punto ho notato che questo genere di post ottenevano pochi mi piace rispetto ad altri meno profondi se non addirittura frivoli.

Non è che scriva per ottenere un certo numero di mi piace, volendo ci sono post e video belli e pronti per pochi dollari che fanno ottenere migliaia di mi piace, quelli con le storie strappalacrime, cagnolini, gattini tenerissimi, gattini o cagnolini che fanno acrobazie o cose buffe, tutte cose “da non perdere!”

I mi piace indicano il gradimento di quello che posti, non sempre, possono essere parte di strategie di marketing, oppure quelli degli amici più cari della tua compagnia non virtuale che sempre metteranno mi piace anche a qualunque stronzata che tu possa postare.

Ma in linea di massima sono un buon metro di misura.

Mi chiedevo perché alcuni post che non cambiano la vita a nessuno ricevono centinaia di mi piace, se non migliaia, centinaia di migliaia e persino milioni, come ho visto su altri diari o pagine, mentre quelli che invitano e indirizzano a una profonda ricerca su sé stessi con reali possibilità di trovare delle verità ne ricevono una manciata o poco più.

Chi è interessato al vasto e vario argomento della “spiritualità” avrà incontrato l’idea abbastanza consolidata che “L’Universo è un’Illusione”.

Anche la scienza è d’accordo, l’Universo è fatto di vibrazioni, onde che oscillano a molteplici frequenze che i nostri sensi percepiscono come oggetti. Quindi ciò che vediamo con forma di sedia, sentiamo che è fatta di legno, ecc. in realtà è un fascio di energie con diverse caratteristiche, e questo vale per ogni oggetto fisico. La materia è energia consolidata e viceversa.

In verità vale anche per gli oggetti nel campo della mente.

Quando ho fatto presente questo aspetto dell’illusione, il Mondo di Maya come descritto nei testi Indù, e che la vita che facciamo così come la percepiamo in realtà è un sogno e quindi sarebbe meglio che ci svegliassimo e iniziassimo a vivere per davvero, l’interesse è aumentato.

Le discussioni sono diventate coinvolgenti quando si è arrivati al punto che svegliarsi equivale a liberarsi del proprio ego, ovvero la nostra falsa personalità.

Pochi sanno davvero cosa sia l’ego, intendendo che l’abbiano visto come cosa separata e differente da sé stessi.

Quasi a nessuno piace che venga a loro rivelato il proprio ego. Nessuno vuole essere criticato o giudicato, ognuno difende quelle che crede che siano le proprie idee, principi, preferenze, repulsioni.

Lo scopo dell’ego è quello di ottenere sempre approvazione, riconoscimento e sostegno per sé stesso.

Se cerchi di aiutare altri a rendersi conto che l’ego non è il loro vero essere, ti scontri con il fatto che sono intenti a costruire il loro ego, ad abbellirlo, a renderlo sempre più attraente e degno di attenzione e arrivi tu e chiedi a loro di abbattere quello che stanno costruendo con tanta cura e attenzione giorno dopo giorno!

Quando si rendono conto di questo scompaiono dalla discussione. Hanno paura di perdere tutte le cose che hanno, le relazioni, le amicizie, i figli, la famiglia, gli oggettini carini che hanno comprato al mercatino delle pulci.

In realtà non perderanno nulla, anzi avranno veramente ciò che pensano di avere.

L’ego crea separazione, è un’isola che mette ponti per collegare le altre isole, con la dogana che stabilisce cosa può entrare e uscire da isola a isola.

Quando l’ego scompare non ci sono più barriere, non servono più ponti perché non ci sono più isole.

Tuttavia se le persone scappano quando si chiede loro di liberarsi dell’ego, non hanno una reale conoscenza di cosa succederà qualora arrivasse quel momento. Di conseguenza si trovano di fronte all’ignoto, e non avendo la conoscenza che consenta di proseguire senza timore, rimangono ancorati alle loro credenze, eufemisticamente chiamate “certezze”, perché è su di esse che si fonda la loro vita, e quindi tornano indietro.

E allora troviamo post pieni di positività, citazioni mirabolanti, estratti dagli scritti di Osho, Giddu, Gandhi, Buddha, a volte senza nemmeno citare la fonte, nella speranza che possa passare come frutto della propria creatività. E ovvietà a iosa, la mente ascolti il cuore prima che la bocca parli, seguiti dalle risposte, splendido! tenerissimo! grazie per l’amore che emani! Ho’oponopono? Sempre bello leggerti! ognuna seguita da schiere di cuoricini rosa, blu, verdi, gialli, fiorellini e pollici-su blu.

E continuiamo così a rendere sempre più bello, per quanto ci sia possibile, il nostro bel sogno nella Grande Illusione. E su Fb mettiamo cose carine, allegre, gioiose, piene di “amore e positività”, pensieri profondi, che fanno pensare, che spiegano come è fatto questo universo, che è un’illusione, ma insomma a me basta vivere bene se poi è un’illusione l’importante è essere sé stessi… Qui ci vorrebbe la faccina basita, quella con il mento che casca.

E’ la paura di morire che ci fa fare questo, ma non si muore quando molliamo l’ego, si inizia a vivere davvero.

Non è però facile, siamo sempre qui a farci vedere che siamo più intelligenti, più belli, più… più.

Spero di riuscire a spiegarlo bene nel mio libro, magari qualcuno potrebbe ancora volere liberarsi dell’ego e riuscirci…

Sei l’Infinito, ma lo stai rinnegando ogni giorno.

Di Luciano

In questo settore del tempo la mia identità è Luciano Gianazza