Diritti Umani e Nativi

nativa dell'amazzonia

Fujimori, il famigerato ex presidente del Perù, allora osannato come colui che avrebbe risanato l’economia del paese, promosse un programma di sterilizzazione dei Nativi peruviani.

Durante tale programma, 272.000 donne furono sottoposte a legatura delle trombe, e 20.000 uomini a vasectomia. “Volontariamente” tramite consenso, spesso non chiesto, ottenuto con bugie e con inganni di ogni genere quando non erano velate e palesi minacce, rapimento e sequestro.

“Sei piena di figli come una coniglia, e non vuoi fare la legatura… Ti toglieremo gli alimenti.”

I nativi dell’Amazzonia, in particolare quelli non inseriti all’anagrafe dei vari Paesi, sono stati da sempre oggetto di genocidio, a partire dai conquistadores, seguiti dall’Inquisizione, e recentemente utilizzando le multinazionali come mezzo per togliere spazio in cui vivere, quando non veri assalti omicidi al fine di sterminarli.

Dietro all’apparente intenzione di usare le risorse dell’Amazzonia, si nasconde anche una ragione molto oscura oltre che malvagia.

I nativi che non desiderano il contatto con la “civiltà” non accetteranno mai di essere censiti e di avere un certificato di nascita, questo li preserva dal diventare soggetti giuridici e quindi fonte di entrate dello stato, una volta “civilizzati” cittadini.

Questo per uno Stato è intollerabile.

L’America latina si è distinta per “Diritti umani violati o non esercitati”, con particolare attenzione a quelli delle “Donne e dei Minori”, che sono le fasce della popolazione più esclusi dai processi di decisione pubblica in particolare quando si tratta di popoli originari o comunità locali e altri gruppi etnici.

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Di Luciano

In questo settore del tempo la mia identità è Luciano Gianazza