Autismo, Alzheimer e Mercurio

Mercurio elementoAnche se affliggono gruppi di età molto differenti, l’autismo e il morbo di Alzheimer condividono una causa comune: il mercurio.

Ci sono diversi studi scientifici che lo dimostrano, ma al mainstream conviene ignorarli, ed è per questo che le persone ne sanno molto poco a riguardo, spesso addirittura nulla.
Questo metallo pesante è altamente velenoso. Venire a contatto epidermico, anche attraverso i vestiti, con una sola pur piccolissima goccia di una forma organica di mercurio – dimetilmercurio – al momento non da alcun sintomo. Il primo segno di avvelenamento da mercurio si avverte dopo circa quattro mesi quando è ormai arrivato al cervello. La dizione diventa impastata, legata, seguita da difficoltà di deambulazione e perdita graduale della vista. Poi si entra in coma e si muore. Rendo l’idea della tossicità di questo elemento?

Ci sono episodi bizzarri e nello stesso tempo atroci. Una persona cercò di fondere degli amalgami dentali, che aveva ricuperato dal contenitore dello smaltimento dei rifiuti tossici, per ricavarne l’argento. (Alcuni amalgami sono composti dal 35% d’argento, 50% di mercurio, e il 15% di stagno, zinco e altri metalli). Per farlo mise gli amalgami in una padella e accese il fornello. Il vapore di mercurio così generato lo uccise in breve tempo.

mercurio che evaporaIl mercurio è un protone (neutrone ed elettrone) più pesante dell’oro – il numero atomico dell’oro è 79, quello del mercurio 80. E’ distribuito in tutta la crosta terrestre. A differenza di altri metalli, il mercurio, nel suo stato elementare, è liquido (fuso) a temperatura ambiente e rilascia un flusso costante di atomi di mercurio gassoso che permangono nell’atmosfera per mesi per poi ricadere sulla terra e negli oceani in forma inorganica con la pioggia. Anche se allo stato solido, in una lega in combinazione con altri metalli, gli atomi di mercurio continuano a sfuggire nell’atmosfera. In passato lo aggiungevano alla vernici, lo usavano nella produzione di cappelli, come fungicida sui semi, come antisettico e come trattamento per la sifilide (la cura era peggiore della malattia).

Oggi l’esposizione umana al mercurio proviene principalmente da tre fonti: amalgami dentali, vaccini, e pesce.

  1. Il mercurio elementare quando viene rilasciato da un amalgama dentale (l’80% di esso), viene assorbito per via inalatoria dai polmoni e trattenuto dal corpo.
  2. I produttori di vaccini aggiungono thimerosal (che è per metà mercurio etilico) ai vaccini per prevenire la contaminazione batterica. Questa forma organica di mercurio iniettato viene prontamente raccolto dalle cellule del cervello e del cuore.
  3. Il pesce contiene un’altra forma organica di mercurio – metilmercurio, che è prodotto dal plancton sintetizzando il mercurio inorganico nei mari contaminati dagli scarichi industriali.

fonti di mercurio

Attualmente le due più importanti fonti di esposizione al mercurio sono gli amalgami dentali e i vaccini. La OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) per motivi non spiegati, ha scelto di ignorare questo fatto. I finanziamenti per le ricerche ufficiali si concentrano esclusivamente sul mercurio nel pesce, e non sugli studi indirizzati al mercurio degli amalgami e dei vaccini.

A livello mondiale, esclusi pochi paesi come Svezia, Norvegia, Danimarca e pochi altri, i vari ministri della salute e le associazioni nazionali dei dentisti sostengono che gli amalgami sono sicuri e che il mercurio in essi contenuto non crea alcun problema. Lo stesso dicono riguardo al mercurio nei vaccini le varie associazioni nazionali dei pediatri, di pari passo con le autorità governative.

Ci sono sempre maggiori evidenze, tuttavia, che il mercurio nei vaccini e negli amalgami causano sia l’autismo che il morbo di Alzheimer. L’establishment medico ignora queste evidenze.

I sintomi caratteristici dell’autismo sono stati rilevati per la prima volta nei bambini americani dopo che l’etilmercurio (thimerosal) fu aggiunto al vaccino della pertosse.

La malattia non fu notata in Europa fino a quando il thimerosal non fu aggiunto ai vaccini utilizzati (nel 1950). Quello che di norma succede è che, poco dopo la vaccinazione, un bambino sano con uno sviluppo normale interrompe la comunicazione con gli altri e si ritira in se stesso. Evita il contatto visivo e diventa strano e distaccato. Fra i vari sintomi, la sua visione diventa offuscata, sviluppa disturbi motori di diverso tipo, come spasmi involontari delle braccia e delle gambe e cammina sulle punte dei piedi. Oltre a queste manifestazioni, vi possono essere difficoltà di linguaggio, comportamento insolito (come immotivate crisi di pianto e autolesionismo sbattendo la testa), vari gradi di difficoltà dell’apprendimento, difficoltà gastrointestinali, immunitarie e altre difficoltà che questi bambini autistici possono avere. Il mercurio è probabilmente un fattore causale in altri disturbi dello sviluppo, ritardo nel parlare e disturbi classificati come deficit di attenzione e iperattività.

I bambini non dovrebbero avere disturbi visivi. Quando li hanno, si dovrebbe sospettare che la causa potrebbe essere la vaccinazione.

E’ stato dimostrato che esiste una relazione diretta tra dosi crescenti di mercurio nei vaccini e autismo. Man mano che nei vari programmi governativi di vaccinazione vennero aggiunti vaccini per altre malattie, con il maggior numero di iniezioni aumentarono anche le dosi di mercurio nei bambini. I casi di autismo aumentarono in proporzione.

Oggi a causa delle vaccinazioni per varie malattie, tra obbligatorie e “consigliate”, con i vari richiami, l’autismo e l’ADHD stanno diventando epidemici.

Le varie riviste mediche del mainstream pubblicano solo studi che sostengono che il thimerosal è sicuro. E si scopre che questi articoli sono scritti in gran parte da ricercatori al soldo dei produttori di vaccini, come è stato spesso dimostrato. Gli editori di questi giornali non pubblicano studi che mostrano un legame tra il thimerosal e l’autismo e che documentano una forte corrispondenza tra la quantità di mercurio iniettato nei vaccini e l’autismo.

L’entità del danno che una determinata dose di mercurio può fare al cervello (e anche al cuore) dipende dall’età, dal sesso, e dalla capacità del singolo organismo di espellere il mercurio.

I bambini con il cervello che ancora si sta sviluppando sono più sensibili, ed i maschi sono più vulnerabili al mercurio, perché il testosterone aumenta la neurotossicità. Più importante, tuttavia, è la capacità o meno del proprio corpo di disintossicarsi dal mercurio.

Il morbo di Alzheimer è stato rilevato nel primo decennio del ‘900 in America quando i dentisti iniziarono ad usare in modo esteso gli amalgami al mercurio per riempire i canali. Oggi milioni di persone nel mondo occidentale hanno il morbo di Alzheimer.

I primi sintomi di questa malattia sono difficoltà di concentrazione e diversi gradi di perdita di memoria, il cui ultimo stadio è il devastante deterioramento mentale. Il cervello delle persone affette dal morbo di Alzheimer si riduce del 25 per cento e sviluppa distinte caratteristiche patologiche:

  1. ammassi neurofibrillari
  2. placche amiloidi
  3. fosforilazione della proteina tau

Le cellule cerebrali coltivate in laboratorio sviluppano le stesse tre caratteristiche patologiche quando vengono esposte a dosi di mercurio che si avvicinano alla quantità riscontrata nel cervello di persone che hanno un sacco di otturazioni in amalgama.

Gli amalgami dentali sono la principale fonte di mercurio nel cervello di un adulto. Un amalgama di media grandezza contiene 750.000 microgrammi di mercurio e rilascia circa 10 microgrammi al giorno. Gli atomi di mercurio che escono dalla bocca e inspirati attraverso il naso viaggiano tramite i filamenti del nervo olfattivo fino all’ippocampo, che controlla la memoria, e ad altre aree critiche del cervello. Nel morbo di Alzheimer, l’ippocampo è una delle prime regioni del cervello a soffrire dei danni. Deficit di memoria e disorientamento sono i primi sintomi che compaiono.

Le persone con il morbo di Alzheimer hanno livelli di mercurio nel cervello che sono da 2 a 3 volte superiori a quelli riscontrati nelle persone normali.

Il mercurio nei vaccini contro l’influenza gioca anch’esso un ruolo in questa malattia. Le persone che sono state vaccinate contro l’influenza ogni anno per da 3 a 5 anni hanno dieci volte maggiori probabilità di sviluppare il morbo di Alzheimer rispetto chi non si è mai fatto vaccinare.

Un altro fattore importante per quanto riguarda il mercurio è la tossicità sinergica – l’effetto potenziato del mercurio quando altri veleni sono presenti. Hanno fatto un esperimento su gruppi di 100 ratti (sic!). Una piccola dose di mercurio ha ucciso 1 ratto su 100 e una piccola dose di alluminio ha ucciso 1 ratto su 100. Le due piccole dosi di mercurio e allumino combinate hanno ucciso tutti e 100 i ratti. Dosi di mercurio che hanno l’1% del tasso di capacità di causare danni avranno un tasso del 100% se è presente anche l’alluminio. I vaccini contengono anche alluminio.

Perché le autorità governative e l’establishment medico e dentistico ignorano tutti questi fatti importanti? Uno dei motivi è che alcuni di loro sono al soldo dei produttori di vaccini. Un altro motivo è lo spettro di interminabili contenziosi nel caso che venissero delegittimati il thimerosal e gli amalgami (nessun partito vuole quel genere di beghe nel suo periodo di legislatura) e, nel caso dei ministri della salute, dover rendere conto del perché non hanno mai fatto fare adeguati studi sulla sicurezza. Ma la cosa è più complicata. L’ipotesi che il mercurio provoca l’autismo e il morbo di Alzheimer è una verità nuova. E come Schopenhauer fa notare: “Ogni verità passa attraverso tre fasi. Prima viene ridicolizzata. Poi viene violentemente osteggiata. Infine, viene accettata in quanto ovvia”. La verità sul mercurio è ora nella seconda fase.

I produttori di vaccini hanno iniziato a rimuovere il thimerosal dai vaccini negli Stai Uniti. E per la prima volta da quando lo Stato iniziò a tenere dei registri sull’autismo, la California ha avuto una diminuzione del 6%, del numero annuo di bambini di età superiore ai 3 anni che sono stai diagnosticati autistici. Questo è avvenuto nei bambini nati nel 2000, quando la graduale eliminazione del thimerosal nei vaccini è iniziata. Lo Iowa ha approvato una legge che vieta il thimerosal in quello stato, e la California ha fatto la stessa cosa per le donne incinte e bambini sotto i 3anni (il disegno di legge attende ancora la firma del governatore). Ma le aziende farmaceutiche ancora aggiungono il thimerosal nei vaccini influenzali e i pediatri continuano a vaccinare i bambini con le rimanenze di vaccini contenenti thimerosal, cosa che la FDA ha scelto di ignorare.

Togliere il mercurio dai vaccini ridurrebbe notevolmente l’incidenza di autismo, ma questo da solo non elimina la malattia. Dare molti vaccini in un tempo troppo breve a bambini il cui sistema nervoso non è ancora completamente sviluppato può ancora innescare l’autismo e il suo corredo di disturbi.

Evitare i vaccini antinfluenzali che contengono thimerosal e far smettere i dentisti di impiantare gli amalgami in bocca alla gente abbasserebbe l’incidenza del morbo di Alzheimer. Chi ha otturazioni in amalgama, in particolare se c’è un caso di morbo di Alzheimer in famiglia, dovrebbe considerare di farseli rimuovere. Si deve essere sicuri che il dentista conosca e segua segue il protocollo per la rimozione protetta.

Per la terza fonte di mercurio, non mangiare pesce contaminato dal mercurio, soprattutto in caso di gravidanza perché il mercurio nel sangue attraversa la placenta e si concentra nel cervello del feto.

L’impatto del mercurio sulla salute umana è sottovalutato.

Se una persona ha la bocca piena di amalgami, e più uno è anziano di solito più ne ha, si fa vaccinare per l’influenza ogni inverno, e molti anziani lo fanno, mangia scatolette di tonno, e molti anziani ne mangiano spesso per la poca voglia rimasta di farsi da mangiare, che possa sviluppare l’Alzheimer non è un probabilità, ma una certezza.

La disintossicazione è l’elemento fondamentale per riconquistare la salute, che si tratti di metalli pesanti o tossine residuali di cibi inadatti maldigeriti. Togliere gli amalgami e in molti casi anche i denti devitalizzati, certamente se hanno più di dieci anni, deve andare di pari passo con la disintossicazione.
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Di Luciano

In questo settore del tempo la mia identità è Luciano Gianazza